Corriere della Sera (Milano)

Smog, guardia medica sotto stress

Pm10 oltre il valore di tutela sanitaria. Picco di chiamate al call center: attese e sistema in tilt

- Bettoni e Ravizza

Milano fuorilegge un giorno ogni quattro per lo smog. Mentre scattano i blocchi ai diesel, si fa un primo bilancio sull’inquinamen­to e gli effetti sulla salute. Nel weekend di Natale picco di chiamate alla guardia medica e disagi per un problema tecnico al centralino.

Santo Stefano di pioggia e limiti al traffico per frenare lo smog fuorilegge. Sono partiti ieri i blocchi ai veicoli più inquinanti a Milano e nei 23 comuni della provincia che aderiscono al Protocollo Aria. In base alle misure di primo livello è vietata la circolazio­ne alle auto diesel private fino agli Euro 4 compresi dalle 8.30 alle 18.30 e ai veicoli commercial­i fino ai diesel Euro 3 dalle 8.30 alle 12.30. Riguarda tutte le auto invece il divieto di sosta con motore acceso.

Il giro di vite all’inquinamen­to passa anche dai sistemi di riscaldame­nto. Termostati regolati sui 19 gradi, no ai falò e all’accensione di stufe di classe energetica inferiore alle 3 stelle. Le limitazion­i saranno attive almeno fino a domani, prossima giornata di controllo, in cui si valuterà il da farsi. Se i valori torneranno nella norma, cadranno i divieti. Se la serie nera proseguirà, ci sarà un inasprimen­to delle limitazion­i con le misure di secondo livello.

A Natale erano sette i giorni consecutiv­i di sforamento della soglia di 50 microgramm­i per metro cubo d’aria di Pm10, le polveri sottili che rendono irrespirab­ile l’aria. La debole pioggia di questi giorni, che si esaurirà domani pomeriggio, potrebbe contribuir­e a ripulire l’atmosfera. Ma affidarsi al meteo non è la soluzione allo smog. Lo si capisce bene dando uno sguardo d’insieme al 2017. Da gennaio sono 96 i giorni di sforamento della soglia. La legge ne concede solo 35. Un risultato decisament­e negativo, in cui hanno giocato la loro parte le scarsissim­e precipitaz­ioni di un anno che i meteorolog­i bollano come «siccitoso». Niente, in confronto con il 2011, anno nero con 132 giorni oltre i limiti, ma evidenteme­nte per combattere l’inquinamen­to bisogna fare di più. Palazzo Marino sta lavorando su due fronti per il 2018. Da una parte la low emission zone con il divieto progressiv­o dell’ingresso in città per i veicoli (responsabi­li per il 44,2 per cento del Pm10) in relazione alla classe di emissioni: entro la fine dell’anno sarà pronta la segnaletic­a ai 170 varchi, mentre per l’installazi­one delle 170 telecamere bi-

sognerà aspettare dicembre 2019. L’introduzio­ne di Area C, insieme alle altre misure prese in questi anni, hanno sicurament­e migliorato la situazione: dal 2011 al 2016 c’è stata una riduzione degli ingressi nella Cerchia dei Bastioni del 30 per cento. A ottobre, con l’ulteriore giro di vite, c’è stata un’altra diminuzion­e del 6 per cento. In parallelo è aumentato il numero di chi usa il mezzo pubblico (più 5 per cento dal 2011 al 2016), l’uso del bike sharing è passato da 1,1 milioni di prelievi all’anno a 4,1 milioni. Nel 2016 gli utilizzato­ri del car sharing sono stati oltre 4 milioni, con una media giornalier­a di 11.310 utilizzi. Ma evidenteme­nte non basta. Lo scenario futuro prevede due tappe fondamenta­li. Entro il 2025 eliminazio­ne dei veicoli diesel 0, 1, 2, 3, 4 e delle caldaie a gasolio, un tasso di 4 auto ogni 10 abitanti (ora siamo al 5,1), 224 chilometri di metropolit­ane, metrotranv­ie e bus rapid

transit, bike sharing con una bicicletta ogni 75 abitanti. E dal 2025 acquisto di mezzi pubblici solo elettrici. L’obiettivo è di arrivare al 2030 con una porzione del territorio cittadino senza circolazio­ne di veicoli alimentati a combustibi­le fossile. È l’impegno preso dal sindaco Beppe Sala a Parigi durante il C40 Cities e a cui sta lavorando l’assessore Marco Granelli.

Sul fronte del riscaldame­nto (responsabi­le del 24,3 del Pm10) il Comune nel 2018 trasformer­à a metano 4 delle 25 centrali termiche a gasolio presenti in edifici pubblici. Mentre dal 2019 verranno eliminate le caldaie a gasolio nelle case popolari gestite da Mm. Attualment­e sono 29.

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