Corriere della Sera (Milano)

Stop degli ispettori al Ciak: salta il musical sul ghiaccio

La commission­e di vigilanza: inadempien­ze struttural­i. Centinaia in coda sotto la pioggia, poi l’annuncio

- di Luca Salvi

Mezz’ora di coda dalle tre del pomeriggio. Poi mezz’ora di attesa chiusi fuori dal teatro. La mancanza di informazio­ni. L’andirivien­i nervoso del personale del teatro Ciak in viale Puglie. Verso le 16, l’amara notizia: «Niente spettacolo. Non abbiamo ricevuto l’autorizzaz­ione». E un’altra mezz’ora per capire come farsi rimborsare.

Laura Terlizzi ha comprato un biglietto per «The Russian Ice Stars – Beauty and the Beast live», la favola della «Bella e la Bestia» portata in musical dalle star del pattinaggi­o artistico internazio­nale. A Milano, le recite sarebbero state tre, su una pista da ghiaccio al Ciak. Ieri alle 16 era previsto il debutto. Ma lo spettacolo è saltato per tutti e tre gli appuntamen­ti. Per Laura Terlizzi, venuta da Como, «20 euro buttati via — si lamenta — tra pedaggio, benzina e parcheggio. Restando al freddo fino all’ultimo con i miei figli». Luca Di Paolantoni­o protesta di «avere preso i biglietti venti minuti prima dello spettacolo. Possibile che nessuno ci dicesse nulla?». In molti chiedono di poter entrare nel

foyer: «I nostri bambini stanno morendo di freddo». Il divieto era arrivato intorno alle 11.30 dalla commission­e provincial­e prefettizi­a di vigilanza, che non aveva ritenuto la documentaz­ione ricevuta dal teatro valida per autorizzar­e la messa in scena del musical.

Dopo la notizia, nuovo assalto alla biglietter­ia, stavolta per riavere indietro i soldi. Chi ha prenotato online o ricevuto il biglietto in regalo per Natale non sa il da farsi. Solo verso le 16.30 viene aperto l’accesso per permettere agli spettatori di accedere al caldo del foyer. Alle 17, a parlare con le persone rimaste si presenta Gianmario Longoni, consulente artistico di Show Bees, che gestisce la programmaz­ione del Ciak. «Fino all’ultimo abbiamo cercato di mettere in scena lo spettacolo — spiega — al quale abbiamo lavorato per tutti i giorni di Natale. Eravamo pronti ad andare in scena lo stesso, prendendoc­i le nostre responsabi­lità». Longoni porta alcuni spettatori in platea. «Il problema? Avevamo tolto una sessantina di posti — informa — rispetto alla disposizio­ne utilizzata per le serate di “X Factor”. E questo per migliorare la visibilità del pubblico». Per le tre recite «i biglietti venduti sono stati circa 5 mila — continua Longoni — meno della capienza totale». Da qui la scelta di togliere «alcune postazioni laterali». Ma la nuova disposizio­ne non ha convinto la commission­e di vigilanza. E il nulla osta per lo spettacolo non è arrivato. Alle 18.30 il teatro annuncia l’annullamen­to su Facebook, dove infuriano le polemiche. Per il rimborso bisogna rivolgersi a Ticketone. Invece, a chi volesse riavere indietro i soldi per parcheggio o pedaggi, Longoni ha suggerito di «inviare una mail, con gli scontrini, a info@ciakmilano.it».

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(LaPresse) Porte sbarrate Ressa e rabbia fuori dal Ciak per il musical annullato

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