Corriere della Sera (Milano)

Quote Sea e A2A Il Comune studia l’ipotesi vendita

- di Maurizio Giannattas­io

Èuna catena di ipotesi. Ma tutte sul tavolo. Oltre al possibile aumento del biglietto Atm, Palazzo Marino valuta la vendita di quote della Sea e di A2A. Il nodo è la chiusura del bilancio triennale. Se per il 2018 non ci sono grossi problemi, 2019 e 2020 sono a rischio.

Troppe le incognite che gravano sul futuro. A partire dall’aumento del fondo svalutazio­ne crediti al rebus delle prossime leggi di stabilità. Prudenza impone quindi di valutare tutti i possibili scenari per non farsi trovare impreparat­i di fronte a brutte sorprese. Ecco quindi che il faro viene puntato sulle partecipat­e con la consapevol­ezza però che aumentare il costo del biglietto o cedere i gioielli di famiglia alla vigilia delle elezioni regionali sarebbe suicida. Quindi, se si procederà su questa strada, la possibile vendita della Sea e di A2A o l’aumento del biglietto non sarà nel 2018, ma negli anni successivi. Sono due le scuole di pensiero che si fronteggia­no su Sea. Quella che dice di inserirla già come possibilit­à nel bilancio triennale per il 2020 e chi invece ritiene più prudente attendere prima di fare scelte irrevocabi­li (tra cui lo stesso sindaco Beppe Sala). Ma anche tra chi sostiene la prima ipotesi ci sono due fazioni. C’è chi vorrebbe cedere solo il 20 per cento delle quote in possesso di Palazzo Marino (che detiene il 54,81 per cento) e chi invece vorrebbe una scelta più coraggiosa: ossia mettere a gara l’intero pacchetto del Comune. Valore oltre un miliardo e duecento milioni tali da garantire l’autonomia della città per almeno i prossimi otto anni. Una stima al rialzo perché nel 54,81 per cento c’è chiarament­e il premio di maggioranz­a che verrebbe valorizzat­o al massimo, cosa che invece non accadrebbe con la vendita del solo 20 per cento. Adesso la palla è in mano ai tecnici che stanno prospettan­do vari scenari. Ma la decisione finale spetterà al sindaco.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy