Daniele Cortesi fa recitare tredici burattini
empo di feste e tempo di teatro per bambini. Tornano le marionette: non solo quelle celebri dei Colla da oggi al Teatro Studio con «Hansel e Gretel» ma anche i Burattini Cortesi di Daniele Cortesi, in scena da oggi al 30 al Teatro dell’Arte presso la Triennale (v.le Alemagna
6, ore 16, e 10-5). Lo spettacolo si intitola «Il mantello fatato ovvero Gioppino nell’antro dell’orco» e vede in scena ben 13 personaggi legati alla tradizione burattinaia bergamasca ( foto) che si incrocia poi anche con le maschere della commedia dell’Arte. Ecco i fatti: Delizia, giovane e capricciosa figlia del re Baldovino, disobbedisce al servitore Arlecchino (sì, lui, quello goldoniano strehleriano…) e s’inoltra nel bosco dove viene rapita da una banda di briganti e poi venduta all’orco Barbacane e alla strega Cunegonda. Solo grazie all’intervento del
Tcaporale Brighella Cavicchio e di Gioppino la storia avrà, ancora una volta, il suo lieto fine. Daniele Cortesi, l’ideatore dello spettacolo che si addice a bimbi anche di tre anni, si diploma nel ’74, poi frequenta la scuola per animatori del Teatro Verdi a Milano e dal ’79 all’82 lavora come animatore di pupazzi al Teatro del Buratto, diretto da Velia Mantegazza. Qiondi inizia in proprio l’attività dell’antico mestiere del burattinaio, tiene corsi di formazione per insegnanti ed educatori e anche per bambini e ragazzi. Dal ’91 al ’97 è uno dei cinque direttori della rassegna «Arrivano in Piazza!» a Bergamo, riceve il Premio nazionale dei burattinai e cinque sue produzioni sono selezionate come le migliori nel repertorio per ragazzi, tanto che tra il 2007 e il 2010 presenta alcuni suoi lavori anche a New York. Su invito di Francesco Micheli, direttore artistico del Donizetti, firma e allestisce «Gaetano, Gioppino e l’Elisir d’amore»: in scena, oltre alle teste di legno, due musicisti ed un tenore per le melodie del compositore bergamasco e della celebre opera.