Tutti pazzi per il poké
La specialità tradizionale hawaiana a base di pesce crudo, riso e verdure ha ispirato l’apertura di un locale (anche take away) in piazza Mercanti
Le Hawaii? Sono a due passi dal Duomo. Dopo il sushi giapponese e il ceviche peruviano c’è un altro piatto a base di pesce crudo che arriva da lontano e che sta conquistando i milanesi: il poké hawaiano. Da pochi giorni nel cuore della città, in Piazza dei Mercanti, all’angolo con Passaggio degli Osii 2, è nato «I love poké», il primo take away dedicato solo ed esclusivamente a questa specialità, come ci racconta la titolare Rana Edwards, 29 anni, newyorchese residente a Milano: «Ho scoperto il poké due anni fa, mentre ero in luna di miele in California, dove il piatto hawaiano non solo è già molto diffuso e conosciuto ma è diventato una vera e propria moda: me ne sono innamorata subito e così quando sono venuta a vivere qui a Milano con mio marito ho pensato di lanciare questo business».
«I love poké» è un micro locale che lavora soprattutto come take away e delivery: per chi vuole mangiare sul posto ci sono giusto due piccoli tavolini all’esterno, a forma di tavole da surf, riscaldati da lampade. «Sono ricercatrice nel settore della chimica organica all’Università Bicocca – dice la Edwards - lavoro a un progetto farmaceutico per combattere il cancro: faccio molti studi sulla nutrizione e questo piatto mi piace non solo perché è buono ma anche perché è sano. Inoltre si possono scegliere tutti gli ingredienti, dai più esotici a quelli tipici italiani, in modo da comporre il piatto a seconda dei propri gusti: la mia idea è stata proprio quella di poter adattare il poké al gusto e alla tradizione culinaria italiana».
Il piatto è apprezzato dai tanti estimatori dell’healthy food e il fatto che si possano scegliere a proprio piacimento tutti gli ingredienti è un plus che riesce a soddisfare le esigenze di tutti, anche di chi, per esempio, soffre di qualche intolleranza alimentare o è vegetariano. L’ingrediente principale è il pesce crudo e fresco, ovvero salmone, tonno o branzino, tagliato a cubetti, poi si possono aggiungere il riso, anche integrale, insalata, verdure, la cipolla rossa di Tropea, edamame, frutta come il mango o l’ananas, l’immancabile avocado, le mandorle, le alghe, le uova di salmone e altro: il tutto condito da salse fatte apposta ma anche, volendo, da olio di oliva. I prezzi variano da 9.90 euro per la bowl piccola a 12.90 per quella da grande.
E da bere? Per chi vuole provare qualcosa di diverso dal solito, che richiami i sapori tropicali, c’è per esempio la «Big Wave», birra hawaiana molto fruttata, o l’Aloe vera. «Sto già lavorando all’apertura di un locale più grande in zona Tortona con molti posti a sedere». Più che positivo il giudizio della Ewards su Milano: «Mi piace tantissimo: secondo me è la città più elegante del mondo, c’è molta cultura ma anche creatività dell’ambito del food & beverage: è una piccola New York, qui c’è tutto ormai».