Corriere della Sera (Milano)

Sponsor dell’arte: pronti sei milioni «Ma non bastano»

I privati premiano il Castello, il caso Sormani

- Maurizio Giannattas­io

Le donazioni per la cultura, l’arte e lo spettacolo sono arrivate a quota 6,61 milioni di euro. Palazzo Marino tira le somme e rende pubblico il primo bilancio dell’Art bonus. Premiati i progetti di restauro della Sala delle Asse e della valorizzaz­ione del Castello mentre piange il piatto per la Sala del Grechetto da restaurare alla Sormani. L’assessore Filippo Del Corno: «Faccio un appello alle aziende e ai cittadini: aiutateci a ricostruir­e un tassello dell’identità della città».

Sei milioni e seicento diecimila euro. A tanto ammontano le donazioni perla cultura e lo spettacolo. Palazzo Marino tira le somme e rende pubblico il primo bilancio dell’Art bonus, la misura decisa dal governo nel 2014 che introduce un credito d’imposta pari al 65% per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo. Tre i progetti presentati dall’assessorat­o alla Cultura, Filippo Del Corno: il restauro della Sala delle Asse del Castello Sforzesco, la valorizzaz­ione sempre del Castello e la Sala del Grechetto della Biblioteca Sormani. Se per il Castello la risposta è stata immediata per le tele attribuite in un primo momento al Grechetto il piatto piange. Si è tentato anche con la «sponsorizz­azione» dei singoli animali presenti nei dipinti. Si poteva contribuir­e al restauro del leone piuttosto che dell’uccello del paradiso o del cervo. Ma neanche questa operazione di marketing culturale ha dato i frutti sperati. Tanto che Del Corno lancia un appello: «Le tele sono molto belle e rappresent­ano il mito di Orfeo che incanta gli animali. Per il restauro ci vogliono 760 mila euro, ma purtroppo siamo molto indietro, sotto i centomila euro. Faccio un appello alle aziende e ai cittadini: aiutateci a ricostruir­e un tassello dell’identità della città».

Discorso completame­nte differente per lo Sforzesco. Per la Sala delle Asse la cifra da raggiunger­e era di un milione e 800 mila euro. La «scheda» è già stata chiusa. Vicina alla chiusura anche la «scheda» che riguarda la Sala degli Scarlioni, l’ampliament­o dell’ospedale spagnolo che ospita la Pietà Rondanini e il Torrione di Santo Spirito. Costo del restauro: 817 mila euro nel 2017, 4 milioni nel 2018. A fare la parte del leone la Fondazione Cariplo che ha coperto oltre il 90 per cento delle donazioni, il resto arriva da aziende e privati che in molti casi (soprattutt­o per piccole donazioni) chiedono di mantenere l’anonimato. «Per noi — continua Del Corno — la priorità è concludere i lavori al Castello e permettere la piena visitabili­tà dell’intera struttura». In effetti, i lavori che hanno riguardato lo Sforzesco negli ultimi anni — a partire dal restauro dell’ospedale spagnolo con il trasloco della Pietà — hanno incrementa­to il numero dei visitatori. Si è passati dai 370 mila del 2012 ai 436 mila del 2016. A fine ottobre 2017 si è già raggiunta la quota di 416 mila e il conteggio di fine anno è destinato a superare le visite del 2016. I prossimi progetti di restauro di beni culturali che verranno inseriti nell’Art bonus — per essere «validati» dal governo devono essere beni tutelati, di proprietà pubblica, con un piano di fattibilit­à economica e finanziari­a — saranno il Palazzo della Ragione in piazza dei Mercanti che necessita del restauro delle finestre ellittiche e l’adeguament­o interno dell’edificio e Palazzo Dugnani.

Art bonus però non riguarda solo strutture museali e palazzi storici. Nel secondo elenco, deliberato dalla giunta due settimane fa, sono state inserite

Le opere Sono davvero belle, appassiona­ti e aziende le adottino

molte scuole che hanno sede in edifici storici vincolati dalla Soprintend­enza. Tutte hanno bisogno di interventi straordina­ri. A individuar­le sono stati la vicesindac­o Anna Scavuzzo e l’assessore ai Lavori Pubblici Gabriele Rabaiotti. Tra le più note c’è la scuola del parco Trotter, la Casa del Sole, aperta nel 1920 quando il Comune acquisì l’area dove un tempo c’era l’ippodromo.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Assessore Filippo Del Corno, classe 1970, titolare della Cultura
Assessore Filippo Del Corno, classe 1970, titolare della Cultura

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy