«Salto di qualità con Del Vecchio»
Ora è il secondo azionista con il 18,4%. Veronesi: nel solco dei fondatori
«Ci aiuterà a fare un nuovo salto di qualità». Da Paolo Veronesi ai direttori scientifici Orecchia e Tremoli, allo Ieo-Monzino tutti plaudono all’ingresso tra i soci di Leonardo Del Vecchio.
«Siamo sicuri che ci aiuterà a fare un nuovo salto di qualità». Per lo sviluppo futuro dello Ieo, fondato da Umberto Veronesi, adesso medici e ricercatori guardano con fiducia all’ingresso tra i soci dell’imprenditore Leonardo Del Vecchio. Lo stesso vale per il cardiologico Monzino che fa parte della stessa proprietà. Il 18 dicembre il patron di Luxottica, attraverso la neocostituita Fondazione Leonardo Del Vecchio, è entrato nell’azionariato, forte del 18,4% del capitale, ceduto da Rcs Mediagroup (5,4%) e da Unicredit (attraverso una donazione). Del Vecchio è diventato così il secondo azionista dello Ieo-Monzino alle spalle di Mediobanca che ha il 25% e davanti a UnipolSai al 14%.
A pochi giorni dal cambio storico degli assetti azionari, Paolo Veronesi, l’erede scientifico del padre Umberto, plaude all’operazione: «Per lo Ieo e il Monzino ora c’è una grande opportunità di crescita e di nuovi investimenti — dice al Corriere da Miami dov’è qualche giorno in vacanza —. Il tutto all’insegna dello spirito originario di indipendenza e di istituto no profit». Il giudizio del chirurgo, dal 1° gennaio di nuovo alla guida del programma di senologia dopo le dimissioni di Virgilio Sacchini (altro nome prestigioso a livello internazionale che ha deciso di lasciare l’incarico), non è scontato: solo pochi mesi fa il medico si era espresso a favore dell’acquisto di Ieo e Monzino da parte dell’Humanitas di Gianfelice Rocca e del Gruppo San Donato della famiglia Rotelli, progetto poi fallito sotto i colpi dell’opposizione di Mediobanca. «Allora quella era l’unica possibilità di crescita che Ieo e Monzino avevano davanti — spiega Paolo Veronesi —. Ora, con l’ingresso di Del Vecchio, ci va anche meglio perché viene salvaguardata l’idea dei soci fondatori, mio padre ed il banchiere Enrico Cuccia: indipendenza e no profit». Dello stesso avviso anche i direttori scientifici Roberto Orecchia (Ieo) e Elena Tremoli (Monzino): «Finisce un anno complesso in cui comunque siamo riusciti a restare ai vertici della Sanità mondiale — sottolineano —. L’ingresso di Del Vecchio rafforzerà ulteriormente i nostri progetti di crescita, con una ricerca sempre più orientata alla medicina personalizzata e alla chirurgia mininvasiva». Tutti di nuovo dalla stessa parte: nei mesi scorsi Orecchia e Tremoli al contrario di Paolo Veronesi erano contrari all’arrivo di Rocca e Rotelli. Ora gli schieramenti si ricompattano.
Resta da capire come sarà la convivenza tra Del Vecchio e Mediobanca che attualmente esprime la governance di Ieo e Monzino (con il presidente Carlo Buora e l’ad Mauro Melis) e che in concomitanza all’ingresso del patron di Luxottica ha voluto blindare l’azionariato (con l’introduzione del tetto al 30% al possesso azionario). Gli altri soci sono Intesa Sanpaolo, UnipolSai, Generali, Pirelli, Mediolanum, Tim, Banco Bpm, Allianz. In pratica l’establishment della finanza milanese.