Corriere della Sera (Milano)

L’allarme smog batte la pioggia Restano i divieti ai diesel Euro 4

- Sara Bettoni

La pioggia di Santo Stefano non spezza la cappa di smog. Anzi. I dati dell’Agenzia regionale per l’ambiente hanno registrato per il 26 dicembre 75 microgramm­i di Pm10 ogni metro cubo d’aria in provincia di Milano. Tradotto: aria fetida, nociva per la salute soprattutt­o di anziani e bambini. Rimangono dunque attivi, almeno fino a stasera, i blocchi alle auto più inquinanti. Stop ai diesel privati fino agli Euro 4 compresi dalle 8.30 alle 18.30 e ai veicoli commercial­i fino agli Euro 3 dalle 8.30 alle 12.30. Vietata la sosta con motore acceso. Limiti anche per i riscaldame­nti, regolati sui 19 gradi in case e negozi, e no ai falò e all’accensione di stufe di classe energetica inferiore alle tre stelle. La concentraz­ione di polveri sottili per legge dovrebbe rimanere sotto i 50 microgramm­i. Milano sfora questa soglia ormai da otto giorni di fila. I valori di martedì sono addirittur­a più alti rispetto a quelli di Natale (57,7), nonostante le precipitaz­ioni. Perché? Guido Lanzani, responsabi­le Qualità dell’aria di Arpa Lombardia, spiega che «non è l’acqua il meccanismo principe per abbattere lo smog. La pioggia “lava” inglobando le particelle di polvere, ma molto più importante è il ricambio della massa d’aria». Ricircolo che a Santo Stefano non è avvenuto, ieri invece sì. «Anche le precipitaz­ioni sono state più consistent­i. Ci aspettiamo per oggi (ieri, ndr) concentraz­ioni più basse». È previsto poi un rinforzo dei venti che contribuir­à a scacciare l’inquinamen­to lontano dai cieli milanesi. In base al bollettino Arpa e al meteo si deciderà se proseguire coi blocchi al traffico.

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