Spranga e auto rapinata Inseguiti per 50 km
La fuga a folle velocità da Bresso a Origgio. Poi polizia e carabinieri arrestano i malviventi, due rom di 21 e 14 anni
Donovan Braidich ha compiuto 21 anni il giorno di Natale. Detenuto agli arresti domiciliari, era «latitante» dall’11 novembre scorso. Quel giorno, e per altre 3 volte in seguito, i poliziotti sono andati a controllare se fosse in casa, in via Vincenzo da Seregno, tra Comasina e Bruzzano. Non l’hanno mai trovato.
Nella stessa zona, ai confini del Parco Nord, poco dopo le 19.30 del primo gennaio, la Volante «Accursio bis» intercetta una Mini Cooper rapinata un’ora prima a Segrate: inizia un inseguimento, quasi 50 chilometri a velocità folle, semafori rossi «bruciati», sorpassi a destra, accelerazioni sulla Milano-Meda e poi una lunga e rischiosa fuga attraverso Cormano, Paderno Dugnano, Garbagnate, Lainate, Nerviano, fino alla piazza XXV Aprile di Origgio (Varese). È lì che i poliziotti e i carabinieri del Radiomobile di Sesto (che si sono uniti all’inseguimento con altre quattro Volanti) arrestano Donovan Braidich. In macchina c’è anche suo nipote, P. D. B., 14 anni compiuti da poco. Da quel momento, l’«educazione criminale» del ragazzino al fianco dello zio verrà ricostruita in una nottata di indagine, che si chiude alle 10 di ieri mattina, quando i poliziotti recuperano un fucile da caccia ricettato e nascosto in una cantina dei palazzi popolari di via Baroni, al Gratosoglio. A ridosso del Capodanno, nell’arco di 6 giorni, zio e nipote hanno rapinato due macchine e ne hanno rubata una terza.
Spranga e forbici
Proprio con questa macchina, una Peugeot 107 gialla, rubata a Lacchiarella il 27 dicembre, alle 18.30 del primo gennaio Braidich e il suo parente/ complice affiancano un giovane, 24 anni, che sta caricando alcuni pacchi su una Mini grigia, in via Fratelli Cervi, a Segrate. Scendono e minacciano; uno impugna una spranga di ferro (un «piede di porco» da scassinatore d’appartamenti), l’altro un paio di forbici da elettricista. Prendono le chiavi dell’auto e in pochi secondi scappano; Braidich guida la Mini, il nipote lo segue con la Peugeot (che verrà poi ritrovata nella nottata dalla polizia in via Trasimeno, al quartiere Adriano, con le armi improprie della rapina di Segrate ancora abbandonate sui sedili).
Nella perquisizione è stato ritrovato anche un fucile in una cantina al Gratosoglio
Il padrone della Mini avverte il 112 e circa un’ora dopo la «centrale teleallarmi» localizza l’auto in via del Regno Italico, a Bresso. È in quella strada che viene «agganciata» dalla prima Volante. Inizia l’inseguimento: capita spesso, quando polizia e carabinieri cercano di fermare macchine con giovani rom a bordo.
A Origgio, dopo l’arresto, nelle tasche del ragazzino i poliziotti trovano le chiavi della Peugeot e vanno a recuperarla. Ma nella ricostruzione di questa catena criminale manca ancora un pezzo.
L’assalto a Cologno
Perché tra il furto della Peugeot (27 dicembre) e la rapina della Mini (1 gennaio), i due hanno rapinato un’altra macchina. È stato il ragazzino, nella nottata in questura, a raccontarlo. Il 29 dicembre, a Cologno Monzese, Braidich e nipote hanno preso con la violenza una Seat Toledo a un uomo, 73 anni, che vive nella zona. Anche questa macchina è stata poi ritrovata dalla polizia, abbandonata in via Olgettina, vicino all’ospedale San Raffaele (tutte e tre le auto sono state già restituite ai proprietari).
Se la maggior parte delle tracce criminali della coppia sono segnate nei quadranti Est e Nord della città, tra Segrate, Cologno e Bruzzano, l’ultima fase dell’indagine notturna che è seguita all’inseguimento porta i poliziotti fino alla cantina di un palazzo popolare al civico 47 di via Costantino Baroni.
Nel sotterraneo, alle 10 di ieri mattina, gli agenti trovano un fucile da caccia calibro 12, marca «Franchi», nascosto su uno scaffale tra altri oggetti. Era di un anziano che vive a Cologno Monzese e che il 20 dicembre scorso ha denunciato ai carabinieri di aver subito un furto in appartamento.
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