Petardi e scritte sui muri Assalto a San Vittore
Vandalismi del 31 dicembre, indagini sul proiettile sparato contro il tram 19
L’appello è stato diffuso negli ultimi giorni di dicembre e in pochi giorni è rimbalzato su tutte le pagine web delle reti anarchiche: «Questa è una richiesta per una notte turbolenta di forte solidarietà con quelli imprigionati dallo stato in una delle notti più rumorose dell’anno». A Milano l’appello è stato raccolto da una quarantina di persone che la sera del 31 dicembre hanno partecipato a un piccolo corteo intorno a San Vittore. È da quel corteo che, intorno alle 22, quattro o cinque ragazzi incappucciati si sono staccati e hanno buttato un grosso petardo dentro lo sportello che di solito viene usato per depositare posta e documenti, collegato con il corpo di guardia del carcere. Il petardo è esploso ed è rimbombato nello spazio chiuso nel quale, in quel momento, erano in servizio due agenti della polizia penitenziaria. I due sono rimasti storditi dal boato. Poco dopo mezzanotte, dopo aver allertato il commissariato di Porta Genova, gli agenti sono stati portati in ospedale dove, dopo le visite, sono stati entrambi dimessi con una prognosi di otto-dieci giorni.
L’evento si aggiunge alla sequenza di vandalismi avvenuta in una notte di Capodanno per il resto molto tranquilla (soltanto due feriti lievissimi per i «botti» in città e nessuna preoccupazione per l’ordine pubblico gestito dalla questura durante il concerto in piazza del Duomo). Anche a Monza alcuni anarchici si sono trovati fuori dal carcere, dove hanno fatto esplodere fumogeni e petardi. Il corteo dei «neri» milanesi era annunciato ed è stato seguito dalla questura e dalla Digos (non ci sono stati incidenti, a differenza degli scontri avvenuti in nella manifestazione analoga a Torino).
Oltre ad alcune scritte sulle mura di San Vittore («Liberi tutti», «Fuoco alle galere», «Digos boia»), durante il percorso alcuni sono riusciti a staccarsi per buttare il petardo all’interno, contro gli agenti.
Continuano intanto le indagini dei carabinieri per delineare i contorni dell’evento più grave avvenuto durante la notte di Capodanno: un colpo di arma da fuoco (con tutta probabilità) sparato contro un tram della linea 19 di passaggio in piazza Prealpi, un paio di minuti dopo la mezzanotte. Sempre in piazza Prealpi, tra spari e fumogeni, qualcuno con un palo di ferro ha completamente devastato la pensilina di un tram e distrutto i finestrini di alcune auto. «Ma sono state molto numerose le altre segnalazioni — racconta Fabiola Minoletti, vice presidente del Coordinamento dei comitati milanesi — per piccoli incendi e boati che sono andati ben oltre il consueto utilizzo di fuochi artificiali».
Blitz di un gruppo di militanti incappucciati durante il corteo. Mura del carcere imbrattate
Anche in un altro caso, come documenta un video disponibile su corriere.it, alcuni vandali hanno attaccato i mezzi dell’Atm. In un filmato, in particolare, si vede un uomo incappucciato che accende un grosso petardo e lo lancia all’interno di un autobus, durante la breve pausa a una fermata. Il petardo esplode molto vicino a un paio di passeggeri seduti all’interno. Alla lista dei danni per i vandalismi di Capodanno si aggiunge una decina di cestini dell’immondizia «saltati in aria».
Violenze e spray