Ogni giorno 1.489 suonate Il violino abbassa il volume
L’«Anima della città», il violino in acciaio (8 metri di altezza) sul piazzale della stazione, continua a dividere. Un’opera smart dotata di sensori che rilevano la presenza di persone: basta avvicinarsi perché si diffondano note musicali tratte da otto brani di Claudio Monteverdi. Ed è proprio questa particolarità che risulta indigesta alle orecchie dei vicini. Uno di loro ha fatto due conti: «Anche la bellissima tromba barocca dell’ouverture dell’Orfeo può diventare un incubo se te le fanno sentire 1.489 volte al giorno». Le lamentele, comprese quelle di taxisti e negozianti, sono arrivate in Comune, da dove sono state trasmesse a LineaCom, l’azienda pubblica che si occupa della scultura interattiva. In questi giorni il monumento è in silenzio per manutenzione, ma presto tornerà a vibrare, anche se il volume verrà abbassato. Un bavaglio a metà che non piace a una residente. «In quel momento partirà una petizione con raccolta firme. Spiace vedere lo scarso tatto di questa giunta che ha imposto al quartiere una discutibile opera d’arte, per di più sonora, senza interpellare chi deve subirne l’ingombrante presenza». LineaCom risponde con i numeri: i contatti ravvicinati che hanno innescato la registrazione musicale sono stati 133.330, per un totale di 4.356 ore suonate. «Un successo», dice il dg Gerardo Paloschi. Solo una cosa mette d’accordo tutti: la notte il mega violino tace.