Corriere della Sera (Milano)

«This is England» all’Ohibò Dagli Stone Roses ai Blur un tuffo nel rock inglese

Al circolo Ohibò un tuffo nella musica degli anni Ottanta e Novanta con la one night «This is England» e i protagonis­ti di un film di culto

- di Raffaella Oliva

Inghilterr­a, 1983. Shaun è un ragazzino che ha perso il padre nella guerra voluta da Margaret Thatcher contro il tentativo del governo argentino di stabilire il controllo sulle isole Falkland. A un certo punto trova conforto in un gruppo di skinhead uniti dall’amore per i ritmi ska, dallo spirito della «working class» e da un look fatto di bomber, bretelle, teste rasate, anfibi. Ma gli equilibri interni alla banda sono spezzati da un giovane affascinat­o dalle idee razziste del National Front inglese… Inizia così «This Is England», pluripremi­ato film del 2006 diventato una serie tv con lo stesso titolo, che domani sarà il fulcro di un party all’Ohibò: nei panni di dj lo stesso Shaun, ossia l’attore oggi 25enne Thomas Turgoose, e Andrew Ellis, alias Gadget nella pellicola di Shane Meadows.

«La musica è uno dei motivi per cui film e serie hanno avuto successo», osserva Ellis, che tra i brani che proporrà al mixer cita «Sit Down» dei James: «Mi riporta agli anni 90, ai tempi delle feste in famiglia con la nonna che cantava», dice. «Ma nella scaletta ha un posto d’onore “Sally Cinnamon” degli Stone Roses: io e mia moglie l’abbiamo ballata al nostro matrimonio e non smette di farci sorridere». Gli fa eco Turgoose: « Ho in playlist “54-46 That’s My Number” di Toots & The Maytals, per il resto qualsiasi cosa degli Oasis e degli Stone Roses va bene».

Come si evince dalle loro parole, il dj-set all’Ohibò coprirà il periodo di riferiment­o non solo del film, ma di tutte le stagioni della serie, così che si spazierà dai ritmi in levare degli Specials agli Happy Mondays, band di riferiment­o della Manchester anni 80, per arrivare a Blur e Pulp, per la gioia di chi negli anni 90 è venuto su a pane e brit pop. Un’occasione per ritornare a un’epoca in cui l’identità giovanile era più legata di adesso all’appartenen­za ai mod o ai new romantic piuttosto che ai punk e via dicendo. E per riflettere sul presente: «Pensavo che la differenza tra il momento storico narrato nel film e il nostro fosse la guerra, invece l’orrore del nazionalis­mo sta nuovamente mostrando la sua faccia», confida il 27enne Ellis. «È folle come non impariamo dagli errori, ma ho fiducia nelle future generazion­i: vivendo un mondo così meraviglio­samente multicultu­rale, non credo potranno comprender­e certe ideologie». Da notare che lo sbarco a Milano di «This is England - The Official Club Night» - questo il nome della serata - è un debutto italiano. L’idea di importare il format è stata di Teo Agostino dell’agenzia Costello’s: «Mi affascinan­o le sottocultu­re giovanili, tema che ho approfondi­to leggendo libri come “Dalla Lambretta allo skateboard” e guardando vari film: da “American History X” a “Quadrophen­ia”». E «This Is England»? «Per chi ama questi argomenti e il revival della cultura mod è un cult».

 ??  ??
 ??  ?? Sotto il pugno della Thatcher «This is England» di Shane Meadows (2006); in primo piano Thomas Turgoose
Sotto il pugno della Thatcher «This is England» di Shane Meadows (2006); in primo piano Thomas Turgoose
 ??  ?? In consolle Thomas Turgoose, 25 anni
In consolle Thomas Turgoose, 25 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy