Corriere della Sera (Milano)

Politiche, una sfida tra big

Firma del prefetto, ritardo tecnico. Spunta il nome di Recalcati

- Andrea Senesi

Manca ancora la firma del prefetto ma non ci sono rischi per l’election day del 4 marzo. Si delinea il quadro delle liste per le Regionali mentre per le Politiche sfida in città tra i leader nazionali: Salvini, Renzi e Grasso.

La firma del prefetto Luciana Lamorgese non è ancora arrivata, ma chi vede dietro lo slittament­o il segnale di un rischio per l’election day è destinato a rimanere deluso. Il governo non rinuncerà all’accorpamen­to tra i due appuntamen­ti elettorali, una scelta che permetterà di risparmiar­e decine di milioni di euro. Il ritardo si deve piuttosto a impediment­i burocratic­i che interessan­o l’altra grande Regione chiamata al voto quest’anno, il Lazio di Nicola Zingaretti. Anche per il Pirellone si voterà insomma il 4 marzo, in abbinata con le Politiche.

Intanto, in attesa della formalizza­zione della data, il quadro delle liste va componendo­si. A sostegno di Giorgio Gori ci saranno il Partito democratic­o (con capolista il segretario cittadino Pietro Bussolati), ben due liste civiche, una terza d’ispirazion­e centrista (al Pirellone è nato pochi giorni fa, per aggirare la trappola della raccolta firme, il gruppo consiliare ispirato al movimento di Beatrice Lorenzin) e una quarta, «i Progressis­ti», che richiamerà invece l’esperienza di Giuliano Pisapia. Dallo schema rimangono per ora fuori i Radicali di Emma Bonino, che dovranno raccoglier­e le 20mila firme richieste, e gli ulivisti di «Insieme». A entrambe le forze è già stato offerto il soccorso organizzat­ivo del Pd, in caso d’insuccesso coi moduli di sottoscriz­ione, rimarrebbe comunque in campo l’opzione dell’ospitalità di singoli candidati nelle «civiche» del candidato presidente. Nel campo del centrosini­stra rimane aperta la ferita di Liberi e Uguali, la formazione di Piero Grasso intenziona­ta alla corsa in solitaria anche in Lombardia (nelle prossime ore si dovrebbe conoscere l’identità del candidato alla presidente).

Capolista di Forza Italia potrebbe invece essere l’attuale assessore alla Sanità Giulio Gallera (in alternativ­a Fabio Al t i tonante o Valent ina Aprea) mentre a guidare la lista leghista dovrebbe essere il salviniano Gianmarco Senna. Nel centrodest­ra la lista Maroni potrebbe trasformar­si nel punto d’incontro tra i civici uscenti e i centristi di Lupi e Parisi. Chiuderann­o la coalizione i Pensionati di Elisabetta Fatuzzo, già presenti in Consiglio regionale e quindi esentati dall’obbligo di raccolta firme.

Sul fronte delle Politiche, Milano «rischia» d’essere terreno di scontro (indiretto) tra i leader nazionali. Probabile che per le liste proporzion­ali corrano Matteo Renzi (Pd), Matteo Salvini (Lega) e pure Piero Grasso (LeU). Tra i dem collegi uninominal­i prestigios­i dovrebbero essere riservati allo psicanalis­ta e scrittore Massimo Recalcati e al medico pro-vax Roberto Burioni.

Grossi calibri Per il proporzion­ale possibile scontro milanese tra Renzi, Salvini e Grasso

 ??  ?? Pietro Bussolati Segretario provincial­e del Pd, ha 35 anni Giulio Gallera Assessore alla Sanità della Regione, 48 anni
Pietro Bussolati Segretario provincial­e del Pd, ha 35 anni Giulio Gallera Assessore alla Sanità della Regione, 48 anni
 ??  ?? Matteo Renzi Segretario nazionale del Pd, ha 42 anni Matteo Salvini Il segretario federale della Lega, 44 anni
Matteo Renzi Segretario nazionale del Pd, ha 42 anni Matteo Salvini Il segretario federale della Lega, 44 anni
 ??  ?? Gianmarco Senna Salviniano di stretta osservanza, 47 anni
Gianmarco Senna Salviniano di stretta osservanza, 47 anni
 ??  ?? Massimo Recalcati Psicoanali­sta e scrittore, 58 anni
Massimo Recalcati Psicoanali­sta e scrittore, 58 anni

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