«Oltre gli steccati l’invito al voto utile»
Pietro Bussolati (Pd)
Pietro Bussolati, segretario metropolitano del Pd e capolista alle regionali, si riaprono i giochi?
«Siamo gli unici che con serietà hanno iniziato la campagna già da mesi incontrando i cittadini, le categorie, i rappresentati del sociale e non ci facciamo toccare dalle guerre di potere all’interno del centrodestra continuando con coerenza il progetto avviato mesi fa con Giorgio Gori». Non ha risposto. Si riaprono i giochi?
«Conta il progetto e noi siamo sicuri del nostro, perché Gori è il migliore candidato per i lombardi e Maroni ne era consapevole. È un sindaco, un buon amministratore, espressione di una classe dirigente che guarda ai valori della Lombardia. A differenza di Maroni che ha usato la Lombardia come trampolino di lancio per Roma dopo aver fatto spendere milioni di euro per il referendum sull’autonomia».
Il centrodestra è convinto di vincere anche cambiando il cavallo in corsa...
«Il centrodestra pensa di decidere il futuro della Lombardia in modo dinastico, ma il futuro lo decidono i lombardi e non Salvini, Meloni e Berlusconi davanti al camino di Arcore». Partita chiusa con Liberi e Uguali?
«Fino all’ultimo non smetterò di provare a trovare un accordo con i dirigenti di LeU. In ogni caso, per tutta la campagna elettorale non smetterò di fare appello al buon senso degli elettori lombardi di sinistra che possono toccare con mano quando di buono è stato fatto a Milano Pisapia e adesso con Beppe Sala». Un appello al voto utile?
«Ripeto. Fino a domani (giorno in cui l’assemblea di LeU ufficializzerà la sua decisione, ndr) proveremo a convincere i dirigenti, ma in ogni caso faremo un appello agli elettori per tutta la campagna elettorale».