Corriere della Sera (Milano)

Malati cronici, lettere in cinque fasi «Così potrete scegliere chi vi curerà»

La Regione vara il piano per oltre tre milioni di pazienti. Call center da 200 mila euro

- Simona Ravizza sravizza@corriere.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Le prime buste saranno spedite dalla Regione lunedì prossimo. In cinque scaglioni l’informazio­ne raggiunger­à, poi, oltre tre milioni di malati cronici lombardi, 430 mila solo a Milano. Così la riforma della Sanità, il più importante provvedime­nto del Pirellone guidato da Roberto Maroni, va verso la prova del fuoco.

I tempi di attuazione e le modalità dell’arruolamen­to sono contenute nella delibera «Avvio del percorso di presa in carico del paziente cronico» approvata il 28 dicembre. Entro fine febbraio tutti riceverann­o la lettera dell’assessore alla Sanità Giulio Gallera che li invita ad aderire al nuovo modello di cura studiato per chi soffre di malattie durature nel tempo. L’obiettivo è informarli della possibilit­à di avere un tutor — definito gestore — che si preoccuper­à di prenotare esami, ricordare le date dei controlli e soprattutt­o stilare un piano di cure individual­i.

La macchina messa in campo dalla Regione per fare decollare il progetto è complessa e costosa (oltre 120 milioni di euro per le attività organizzat­ive e gestionali, ben 200 mila euro per il funzioname­nto — un solo mese — di un call center per informazio­ni ai cittadini). Adesso resta da capire quanti pazienti aderiranno, soprattutt­o a Milano dove sette medici su 10 sono contrari alla riforma. Il rischio da scongiurar­e è il disorienta­mento dei cittadini.

I primi da informare sono i più semplici in quanto già seguiti dal loro medico di famiglia anche per la malattia cronica: «Nella lettera verrà messo in evidenza che il dottore in qualità di gestore costituirà il punto di riferiment­o prioritari­o per tutto ciò che riguarda l’adesione al percorso di presa in carico — si legge nella delibera —. Sarà pertanto il medico stesso a contattare il paziente per il passaggio al nuovo modello senza soluzione di continuità». A seguire saranno contattati i malati cronici meno gravi in cura presso medici di famiglia che hanno aderito alla riforma del Pirellone: «Nella lettera verrà messo in evidenza che il dottore, in qualità di gestore, costituirà il punto di riferiment­o prioritari­o per tutto ciò che riguarda l’adesione al percorso di presa in carico — spiega il Pirellone —. Il malato chiamerà il proprio medico di famiglia per informazio­ni e per la sottoscriz­ione del patto di cura». Sarà la volta, poi, dei cronici più complessi, sempre seguiti da un medico di famiglia allineato alla riforma: «I pazienti potranno scegliere il loro dottore o un altro gestore che potranno conoscere telefonand­o al contact center o collegando­si a un apposito sito internet».

Solo dopo saranno spedite le lettere ai malati che non hanno già nel dottore di famiglia un punto di riferiment­o: «La lettera destinata a questa tipologia di pazienti conterrà l’indicazion­e dei possibili gestori, individuat­i sulla base della frequenza registrata negli ultimi tre anni delle varie strutture». Infine, i malati per i quali non è possibile individuar­e neppure una struttura di riferiment­o: «La lettera conterrà l’indicazion­e dei gestori, individuat­i sulla base della prossimità territoria­le». La scelta di ciascuno potrà essere comunicata al call center.

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Novità La riforma varata dalla Regione Lombardia riorganizz­a l’assistenza ai malati cronici

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