Corriere della Sera (Milano)

Il garage diventa vetrina del lusso

Lavori per 30 milioni di euro. Inaugurazi­one prevista nel 2021

- di Paola D’Amico

Rinasce l’ex garage Traversi. A 15 anni dalla chiusura, a sette dal concorso di idee per la sua rifunziona­lizzazione, il progetto di recupero dell’edificio di via Bagutta ha avuto il benestare della Soprintend­enza alle Belle Arti, Paesaggio e Beni archeologi­ci. L’imponente restyling — l’edificio svetta per 24,70 metri in altezza, e ha cinque mila metri quadrati in tutto — avrà un costo di oltre 30 milioni di euro e richiederà tre anni di lavoro. La prima autorimess­a multipiano nella storia della città, realizzato negli anni 30 in pieno stile razionalis­ta, sarà convertito in polo del lusso. Ospiterà i marchi dell’abbigliame­nto, uno

showroom, un ristorante e, forse, anche una spa con terrazza e vista sui tetti di Milano. La location, d’altronde, ha sempre fatto gola alle grandi firme. Quando chiuse i battenti, si era parlato di un interesse di Armani, poi di Ralp Laurent e infine dello sceicco del Kuwait Majed Al Sabah, fondatore degli store «Villa Moda», mirabili templi dello

shopping di lusso in Medio Oriente. Erano i tempi in cui si ipotizzava il possibile sbarco in piazza San Babila della sede italiana di Harrods.

La storia del Traversi affonda le radici nella ricostruzi­one del centro iniziata tra le due guerre. Gli anni Trenta videro, infatti, l’avvio di un ampio programma di sventramen­ti della zona interna, impostato non sull’apertura di grandi assi viari ma sulla demolizion­e estesa di interi tessuti urbani. Accadde così che nel piano di ricostruzi­one dell’area compresa tra corso Matteotti e piazza San Babila, rimanesse libero un lotto di terreno troppo piccolo e irregolare per collocarvi un edificio destinato ad abitazioni e senza fronti libere ad eccezione di quella principale su via Bagutta. Ed ecco l’idea di costruire un edificio dedicato alle autovettur­e, il nuovo mezzo di trasporto che all’epoca cominciava a diffonders­i. Il progetto fu affidato all’architetto Giuseppe De Min, che aveva già firmato il palazzo all’angolo tra piazza San Babila e corso Vittorio Emanuele.

Il Traversi vide la luce nel 1938. Il lotto irregolare non impedì a De Min di realizzare un edificio di grande rilievo architetto­nico, con la pianta riconducib­ile alla forma di un ventaglio e il prospetto distinto tra i due piani inferiori e quelli superiori a parcheggio, dove dominano le linee curve e le superfici a vetro. Nel corso della sua storia ha subito molte trasformaz­ioni e amputazion­i. Ma quando si ventilò l’ipotesi di demolirlo, a salvare questo pezzo di storia meneghina ci pensò il vincolo di salvaguard­ia monumental­e deciso nel 2007 dall’allora direttore regionale per i Beni culturali Carla Di Francesco. La Soprintend­ente Antonella Ranaldi conferma il via libera alla ristruttur­azione, che include una sopraeleva­zione.

Aveva una statura il Garage Travesi, uno dei primi edifici in cemento armato. Per decenni è stato il ricovero di auto vip più noto della città. Da troppo tempo è però desolatame­nte vuoto, se non fosse per il chiassoso temporary shop, che ha provocato in passato la protesta dei residenti. E alle spalle ha anche una storia tormentata, passato com’è più volte di mano in mano. L’immobiliar­e Aedes, tre anni dopo averlo dismesso, lo aveva ceduto a Zunino e alla società Risanament­o per 89 milioni di euro, in un complesso scambio finanziari­o. Nel 2010 fu lanciato il concorso di idee per il «Nuovo Traversi» ma, intanto, l’edificio era diventato di proprietà del Banco Popolare, a causa di uno dei tanti contratti andati in default nelle vicende che hanno visto come protagonis­ta Banca Italease. La svolta nel giugno di due anni fa, con l’acquisto di Bnp Paribas Reim per conto del fondo inglese di private equity Hayrish. E con il permesso a costruire del Comune, arriverà anche la realizzazi­one della piscina in via Fatebeneso­relle, contropart­ita per gli oneri di urbanizzaz­ione.

 ?? (foto Corner) ?? Il garage Traversi di via Bagutta 2, immobile anni Trenta realizzato in pieno stile razionalis­ta dall’architetto De Min, si erge su otto piani con all’esterno una rampa elicoidale. Cessata l’attività nel 2003, l’autorimess­a è stata ceduta ad Aedes, poi...
(foto Corner) Il garage Traversi di via Bagutta 2, immobile anni Trenta realizzato in pieno stile razionalis­ta dall’architetto De Min, si erge su otto piani con all’esterno una rampa elicoidale. Cessata l’attività nel 2003, l’autorimess­a è stata ceduta ad Aedes, poi...
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Il progetto La sezione di come diventerà il garage Traversi una volta che i lavori saranno conclusi

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