Corriere della Sera (Milano)

IL PREZZO DELLE MULTE SBAGLIATE

- di Matteo Speroni

Inumeri: 105 mila multe annullate o da annullare nell’arco di due anni (2016 e 2017), secondo la giunta comunale; circa la stessa cifra, però in un solo anno, secondo l’opposizion­e. Si tratta delle contravven­zioni non legittime, da contestare con l’«autotutela» (ricorso senza giudice e avvocato). La disputa tra maggioranz­a e opposizion­e serve a fare luce sulla verità ma, qualunque sia il risultato, non scioglie il nodo del problema. Innanzitut­to, per inviare le raccomanda­te con le notifiche di sanzioni sbagliate l’amministra­zione sostiene spese ingenti e inutili (1.312.550 euro nel periodo 2016-2107). Un costo (che comunque alla fine ricade sulla collettivi­tà) non trascurabi­le. Dalla parte del cittadino, invece, gli errori hanno una ripercussi­one umana, personale e immediata. Come ha raccontato ieri il

il pellegrina­ggio negli uffici della Polizia locale di via Friuli è costante. Migliaia di persone sono costrette a una trafila burocratic­a per ottenere ciò che a loro spetta di diritto: non pagare una contravven­zione ingiusta. Obbligare i cittadini a perdere il proprio tempo a causa di infrazioni che non hanno commesso sottrae un piccolo spazio ai tanti impegni della vita quotidiana. In più, tutto ciò viene percepito come un sopruso, e genera malcontent­o e rabbia. Una seria attenzione e una decisa volontà di sanare queste inefficien­ze amministra­tive, con segnali rapidi e concreti, aiuterebbe a non alimentare una già diffusa, e pericolosa, sfiducia nelle istituzion­i.

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