IL PREZZO DELLE MULTE SBAGLIATE
Inumeri: 105 mila multe annullate o da annullare nell’arco di due anni (2016 e 2017), secondo la giunta comunale; circa la stessa cifra, però in un solo anno, secondo l’opposizione. Si tratta delle contravvenzioni non legittime, da contestare con l’«autotutela» (ricorso senza giudice e avvocato). La disputa tra maggioranza e opposizione serve a fare luce sulla verità ma, qualunque sia il risultato, non scioglie il nodo del problema. Innanzitutto, per inviare le raccomandate con le notifiche di sanzioni sbagliate l’amministrazione sostiene spese ingenti e inutili (1.312.550 euro nel periodo 2016-2107). Un costo (che comunque alla fine ricade sulla collettività) non trascurabile. Dalla parte del cittadino, invece, gli errori hanno una ripercussione umana, personale e immediata. Come ha raccontato ieri il
il pellegrinaggio negli uffici della Polizia locale di via Friuli è costante. Migliaia di persone sono costrette a una trafila burocratica per ottenere ciò che a loro spetta di diritto: non pagare una contravvenzione ingiusta. Obbligare i cittadini a perdere il proprio tempo a causa di infrazioni che non hanno commesso sottrae un piccolo spazio ai tanti impegni della vita quotidiana. In più, tutto ciò viene percepito come un sopruso, e genera malcontento e rabbia. Una seria attenzione e una decisa volontà di sanare queste inefficienze amministrative, con segnali rapidi e concreti, aiuterebbe a non alimentare una già diffusa, e pericolosa, sfiducia nelle istituzioni.