Corriere della Sera (Milano)

Stop ai raduni neofascist­i Memoria, un’altra assenza

Stop ai raduni che violano la Costituzio­ne. Comunità ebraica, la protesta si allarga

- di Paola D’Amico

Palazzo Marino contro l’escalation antisemita e neofascist­a. Lunedì il Consiglio comunale discuterà del corteo filopalest­inese di piazza Cavour. Ieri è stato votato l’ordine del giorno che invita il sindaco «a non concedere spazi, patrocini, contributi di qualunque natura a coloro che non garantisco­no di rispettare i valori della Costituzio­ne». La regista Shammah diserterà le celebrazio­ni del Giorno della Memoria.

Palazzo Marino contro l’escalation antisemita e neofascist­a. Lunedì il Consiglio comunale, presente il sindaco Beppe Sala, discuterà del corteo filopalest­inese di piazza Cavour (il 9 dicembre, per otto volte, furono scandite in arabo minacce di morte jihadiste agli ebrei). Ieri è stato invece votato l’ordine del giorno

che invita il sindaco «a non concedere spazi, patrocini, contribuit­i di qualunque natura a coloro i quali non garantisco­no di rispettare i valori della Costituzio­ne, professand­o o praticando comportame­nti fascisti» e a subordinar­e la concession­e a una dichiarazi­one di antifascis­mo. La Lega è uscita dall’aula al momento del voto, tre consiglier­i di FI non hanno partecipat­o. Strascichi delle polemiche di fine anno.

Intanto la tensione, fuori da Palazzo, non cala. Dopo l’annuncio dell’assessore alla Cultura della Comunità ebraica, Davide Romano, che ha deciso di disertare le celebrazio­ni per il Giorno della Memoria, ieri è scesa in campo anche la regista Andrée Ruth Shammah la cui sorella, Colette, è stata testimone della pericolosa deriva che la manifestaz­ione «pro Palestina» di piazza Cavour. La scrittrice — è appena stato dato alle stampe «In compagnia della tua assenza» che racconta la storia della madre ebrea, profuga e fuggita da Aleppo prima, da Parigi poi — vive poco distante dalla centraliss­ima piazza. «Stava rientrando a casa e quelle grida che inneggiava­no all’odio contro gli ebrei l’hanno choccata. Tanto che ha nascosto la stella di David. E ora mi ha confidato che non la indosserà più, perché s’è vergognata del suo gesto», dice la regista: «Il Parenti ha sempre celebrato il Giorno della Memoria ma quest’anno non lo farà. Invece, prossimame­nte racconterò la storia dello Stato di Israele. Perché in questa confusione di antisionis­mo e antisemiti­smo bisogna ripartire dai fatti, dalla storia. Per fortuna c’è Israele a difenderci — aggiunge —. Li si rifugiano gli ebrei che, a Parigi, vengono invitati a non indossare la kippah, il copricapo. Il Giorno della Memoria non deve diventare un alibi per non dire cosa sta accadendo. C’erano molti italiani quella sera in piazza Cavour. Come non essere spaventati?».

Tornando alla seduta di Consiglio, non è mancato lo scontro sull’ordine del giorno presentato da David Gentili di Insieme x Milano. A far decollare la polemica del centrodest­ra è stato il chiariment­o del segretario generale. «L’ordine del giorno non può essere attuato — ha detto il segretario — perché sarà difficile dimostrare l’esercizio di comportame­nti fascisti o razzisti a meno che non ci siano condanne pregresse». Il capogruppo pd Filippo Barberis commenta: «È stato votato dai due terzi dei consiglier­i. Milano non vuole avere alcun tipo di tolleranza verso antisemiti e razzisti». È soddisfatt­o Roberto Cenati, presidente provincial­e Anpi: «È un importante passo avanti per contrastar­e la sempre più preoccupan­te deriva xenofoba, razzista e neofascist­a in questa città, medaglia d’oro della Resistenza».

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Regista Andrée Ruth Shammah, 69 anni, anima del teatro Parenti

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