I primi (misconosciuti) film di Tinto Brass in pellicola 35mm
Cartellone di rarità per «I venerdì della pellicola 35mm», ciclo di Cineteca all’Oberdan
L’inaugurazione con Tinto Brass e i suoi primi lavori, testimonianza di ricerca che l’autore dimostrava fra sperimentalismo e commistione di generi. Oggi alle ore 18 «Chi lavora è perduto (In capo al mondo)» (1963) mette a fuoco il bilancio di un ventisettenne, interpretato da Sady Rebbot, su sfondo veneziano. Esempio di film sperimentale che dilata l’idea di una soggettiva e fa ampio uso di dettagli, oltre a ricordare in un cameo il grande Tino Buazzelli. Prossimo venerdì 19,