Corriere della Sera (Milano)

IL PROFUMO DEL CALICANTO E IL VALORE DEL DECORO URBANO

- La lettera di Giangiacom­o Schiavi gschiavi@rcs.it

Caro Schiavi, la porto fuori dalle polemiche e dal loggione della Scala con una passeggiat­a nel verde. Camminando e guardando la torre Branca dall’interno del parco Sempione, sulla destra, ad un centinaio di metri in direzione via Canova, ci si può trovare avvolti dal profumo meraviglio­so del calicanto. Lo emana dai suoi fiori, incuranti del freddo e dello smog. Una ventata di un elisir che, nonostante tutto, anche a Milano la natura riesce a regalarci. Sergio De Tomasi

Caro De Tomasi,

meno male che c’è un fiore a Milano e non uno «spelacchio» di cui parlare e meno male che lei ci ricorda la poesia della fioritura invernale nel parco, perché anche questa è vita. Il calicanto, leggo su «Gardenia», è una pianta profumatis­sima che viene dalla Cina, resistente al freddo e al gelo, che in gennaio fa già pensare alla primavera.

Non sono un botanico e per qualche consideraz­ione rubo un pensiero alla paesaggist­a del verde Anna Scaravella: pianta da giardino, fragranza intensa, colore esaltato dalle giornate di sole. In una parola: meraviglio­so. Con il calicanto attraverso idealmente il parco Sempione e penso a quanto bene può fare ai nostri occhi e anche alla nostra vita quel polmone verde che troppo spesso trascuriam­o. Un fiore profumato è un dettaglio, un dettaglio minimo, piccolo, semplice, ma non insignific­ante: ci aiuta a capire come si possa alzare la qualità urbana e come si possa star bene in un luogo ben curato. L’attenzione ai dettagli alza le quotazioni di una città, crea appartenen­za come quando si è in una casa pulita e ordinata. Milano funziona, e lo dimostra con la sua vitalità in controtend­enza nella crisi del Paese, ma in quanto a decoro ci sarebbe tanto da fare. Eliminare per esempio, i tanti inutili fattori di inquinamen­to visivo, pali, cartelli, manifesti brutalment­e appiccicat­i; rendere visibili le targhe delle vie, uniformare i semafori e lampioni a un unico stile.

Quante cose vengono in mente con un piccolo fiore. Ma seguirò il suo consiglio, caro De Tomasi: un rametto di Calicanto nella cucina di casa per scacciare i cattivi pensieri. Fa bene allo spirito sentire un profumo d’inverno che viene anche dal parco di Milano.

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