Piazza d’Armi, svolta antiabusivi
Centinaia di occupanti nel distretto militare: «Le ruspe, poi l’Inter campus». Porta Romana, inizia il restyling Intesa Comune-proprietà per demolire le ex palazzine dell’Aeronautica. «Area da risanare»
Nei giorni scorsi il Comune ha incontrato Invimit, la società del ministero dell’Economia proprietaria della vasta area della piazza d’Armi in zona Forze Armate. Le palazzine dell’Aeronautica, abbandonate, sono occupate. Comune e Invimit si sono trovati d’accordo sull’ipotesi di una maxi demolizione degli stabili e degli ex magazzini. Porta Romana, parte il restyling.
L’incontro è stato fatto in settimana. All’ordine del giorno, «la messa in sicurezza» dell’enorme zona ex militare tra le vie Olivieri e della Rovere, in zona Forze Armate, dove sono allineate vecchie palazzine dell’aeronautica abbandonate e occupate da oltre un centinaio di persone, tra cui alcuni gruppi di rom e nordafricani. La necessità di sistemare la zona s’è accentuata anche per un paio di eventi recenti: domenica scorsa, una grossa lite scoppiata all’interno delle palazzine per un furto di ferro tra gruppi di rom; venerdì invece è divampato un incendio, spento dai vigili del fuoco senza conseguenze per le persone, ma segnale comunque di una situazione critica. Di fronte a questo quadro, l’incontro tra il Comune e Invimit (la società del ministero dell’Economia che si occupa della valorizzazione dell’area su incarico del Demanio) è così andato oltre il previsto: le parti si sono trovate d’accordo su un’ipotesi più radicale, e cioè abbattere del tutto le palazzine che fino a qualche anno fa ospitavano magazzini, uffici e alloggi militari.
A confermare la prospettiva è l’assessore alla Sicurezza, Carmela Rozza: «Negli ultimi mesi con la polizia locale abbiamo fatto oltre 10 sopralluoghi nell’area, e ci siamo resi conto che proteggerla e controllarla, per vastità dello spazio e numero di accessi, è quasi impossibile. Spesso, fino a che si trattava di piccoli gruppi, la polizia locale ha allontanato gli occupanti, ma ormai il numero è cresciuto