Candidatura Rosati Gori contro Grasso: vinceremo senza Leu
Arriva all’indomani dello strappo ufficiale tra Pd e Leu in Lombardia. Oggi, il segretario pd Matteo Renzi sarà a fianco del candidato del centrosinistra, Giorgio Gori al Franco Parenti, assieme al sindaco Beppe Sala e al ministro Carlo Calenda, per tirare la volata elettorale al sindaco di Bergamo. «Milano, Lombardia, Italia: obiettivo governo». Se il primo target è stato raggiunto, gli altri due obiettivi sono più complicati, a partire dalla Lombardia dove Leu ha presentato il suo candidato alternativo a Gori, Onorio Rosati. Il sindaco di Bergamo non la pensa così e ieri sui social posta la prima pagina de il Giornale su cui campeggia a caratteri cubitali un ironico «Grazie Grasso». «C’è altro da aggiungere? — chiosa in un tweet Gori —. Sì, che vinceremo». Altro sociale e altro incitamento: «Noi andiamo avanti. Con le nostre idee che pongono al centro il lavoro. Che coniugano efficienza ed equità, meriti e bisogni». Insiste sullo slogan FareMeglio: «L’alternativa a queste idee è proseguire nella gestione leghista: tanto opaca e inadeguata nella guida dei processi di cambiamento, quando arrogante nel calpestare principi fondamentali di laicità delle istituzioni che fanno di queste una casa comune. Fontana, da questo punto di vista, è un Salvini senza felpa, ma la cravatta non cambia i contenuti».
Restano però le polemiche. Alessandro Alfieri attacca Leu: «Scelta incomprensibile. Saranno gli elettori di centrosinistra a giudicare questa scelta». Mentre il presidente del Senato, Pietro Grasso, replica a Gori che in un’intervista a ha criticato i dirigenti di Leu «offuscati dall’odio per il Pd»: «Non abbiamo né rancore né odio, Gori ha una visione distorta». Va all’attacco anche Rosati: «E come era prevedibile siamo passati dalla carota al bastone. Dopo tutti gli appelli buonisti che ci sono stati fatti in questi giorni per convergere su Gori, adesso gli stessi, dopo la nostra scelta di andare in modo autonomo alle prossime elezioni, si scatenano sui social dicendo tutto e di più, sulla mia persona e sulla nostra lista». Rosati chiede maggior rispetto: «Ci vorrebbe più equilibrio e rispetto per le scelte di altre forze politiche, frutto di un percorso democratico e non di scelte calate dall’alto come quando il Pd decise di candidare Gori».