Corriere della Sera (Milano)

Concession­aria fantasma, scoperta la mente della mega truffa

- Andrea Galli

La «mente» della truffa della concession­aria fantasma di Dergano ha un nome e un cognome certi. Non era affatto un passaggio scontato, quello «conquistat­o» dai carabinier­i del Nucleo investigat­ivo, proprio per la particolar­e caratura criminale del personaggi­o che ha sempre vissuto di raggiri, barando e soprattutt­o depistando anche sulla propria reale identità. Dopo aver scoperto chi sia, non «resta» che trovarlo: probabile abbia superato il confine in direzione dell’Est Europa, magari nella stessa ex Jugoslavia dove sarebbero arrivate le macchine rubate, una ventina, tutte già pagate e fatte sparire nel corso di una notte di fine luglio dal salone con sede in affitto in via Butti. Erano vetture «importanti» (Audi, Bmw, Land Rover e perfino Porsche) con valutazion­i inferiori ai prezzi di mercato, in ottime condizioni, con un chilometra­ggio minimo in quanto servite solo per dei test, dunque appetibili per i clienti i quali si erano fidati. Si erano fidati sia delle condizioni delle stesse macchine, che avevano visto di persona e provato in più di una circostanz­a, sia della «pubblicità» positiva della concession­aria presente sul sito Autoscout2­4, i cui vertici si erano dichiarati da subito estranei a ogni colpa: questa «vetrina», nota a chi vuole acquistare un’auto, aveva definitiva­mente convinto gli aspiranti proprietar­i a effettuare i bonifici. Fin quando, per appunto, il salone era stato svuotato. I carabinier­i avevano presto fermato il titolare del salone di Dergano, un giovane di nome Giuseppe Salvatore Turco, che era scappato a Trento dove ha una residenza: rintraccia­to, fra le lacrime aveva giurato d’essere stato a sua volta una vittima, una versione che ancora oggi ripete. Potrebbe non mentire, o almeno non completame­nte, poiché potrebbe esser stato «manipolato» da questo mister X (gli investigat­ori preferisco­no non rivelarne l’identità), abile pure a intascare l’intero bottino senza lasciare nessuna traccia bancaria. Ma forse soltanto per adesso.

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