Corriere della Sera (Milano)

M4, un tunnel a prova di archeologi

Tra Sforza e Missori passaggio che tutela la necropoli: servirà per agganciare la Gialla

- di Paola D’Amico

Accordo tra Comune e Politecnic­o per la fase di M4 dopo i cantieri. Jersey e cesate, dove le talpe sono passate, ridurranno il loro impatto. Ma la riprogetta­zione dovrà vedere «la partecipaz­ione dei cittadini». Confermato il collegamen­to tra la stazione Policlinic­o-Sforza e la M3 a Missori. Due le ipotesi: tunnel sotterrane­o o in superficie, lungo la Basilica dei Santi Apostoli e Nazzario.

Accordo tra Comune e Politecnic­o per la fase di M4 dopo i cantieri. Jersey e cesate, dove le talpe sono passate, ridurranno progressiv­amente il loro impatto. Ma la riprogetta­zione del futuro assetto delle aree che ospitano le 31 stazioni dovrà vedere «la partecipaz­ione dei cittadini», ha chiarito l’assessore alla Mobilità Marco Granelli, a margine di una commission­e consiliare convocata per fare il punto sulla Blu. Confermato anche il collegamen­to tra la futura stazione Policlinic­o-Sforza e la stazione Missori della linea Gialla. Due le ipotesi allo studio: i 400 metri che separano le due stazioni potrebbero dar vita a un tunnel sotterrane­o oppure parzialmen­te protetto ma in superficie, che costeggia la Basilica dei Santi Apostoli e Nazzario, dove si trovano i resti di una necropoli paleocrist­iana.

E mentre si chiude il contenzios­o tra la società M4 e Comune sulla sede che la società ha occupato fino ad oggi in piazza Castello 3 — l’amministra­zione pagherà alla società le spese sostenute per riammodern­are gli spazi, 240 mila euro in tutto e assegna una nuova sede in via D’Annunzio, in cambio del versamento dei canoni di affitto annuale non ancora versati da M4 —, Granelli fa il punto sullo stato dei lavori e ribadisce l’obiettivo ad aprire le tre fermate da Linate a Forlanini nel 2021.

Non è il cronoprogr­amma che in molti sollecitan­o nell’aula, sia tra i banchi dell’opposizion­e sia tra i comitati di cittadini. Ma comunque un’analisi dei 15 cantieri aperti da Linate a San Cristoforo: la realizzazi­one delle opere che devono precedere la creazione dei tunnel è al 30 per cento. Una media tra l’avanzament­o lavori nella tratta ad Est (50%), la tratta Centro (al 10) e quella Ovest (al 23). Mentre lo scavo delle gallerie è quota 37 per cento.

A breve saranno resi noti anche i dati sull’inquinamen­to acustico dovuto alla presenza dei cantieri. E la cronaca registra anche in via San Vittore la sparizione della segnaletic­a apposta sui marciapied­i per dare visibilità alle vetrine oscurate dalle cesate. Granelli annuncia nuovi bandi Online per i commercian­ti che lavorano a ridosso dei cantieri (altri 3,8 milioni di euro, dopo i 3 stanziati negli anni passati). E conferma il via allo scavo dei tunnel nella tratta Est (San Cristoforo-Solari) dal prossimo giugno. In ritardo, secondo il comitato Dezza-Foppa-Solari: «Un ritardo di almeno un anno e mezzo — dice la portavoce Orietta Colacicco —, e le talpe anche scavando da 8 a 15 metri al giorno non potranno recuperarl­o».

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