M4, un tunnel a prova di archeologi
Tra Sforza e Missori passaggio che tutela la necropoli: servirà per agganciare la Gialla
Accordo tra Comune e Politecnico per la fase di M4 dopo i cantieri. Jersey e cesate, dove le talpe sono passate, ridurranno il loro impatto. Ma la riprogettazione dovrà vedere «la partecipazione dei cittadini». Confermato il collegamento tra la stazione Policlinico-Sforza e la M3 a Missori. Due le ipotesi: tunnel sotterraneo o in superficie, lungo la Basilica dei Santi Apostoli e Nazzario.
Accordo tra Comune e Politecnico per la fase di M4 dopo i cantieri. Jersey e cesate, dove le talpe sono passate, ridurranno progressivamente il loro impatto. Ma la riprogettazione del futuro assetto delle aree che ospitano le 31 stazioni dovrà vedere «la partecipazione dei cittadini», ha chiarito l’assessore alla Mobilità Marco Granelli, a margine di una commissione consiliare convocata per fare il punto sulla Blu. Confermato anche il collegamento tra la futura stazione Policlinico-Sforza e la stazione Missori della linea Gialla. Due le ipotesi allo studio: i 400 metri che separano le due stazioni potrebbero dar vita a un tunnel sotterraneo oppure parzialmente protetto ma in superficie, che costeggia la Basilica dei Santi Apostoli e Nazzario, dove si trovano i resti di una necropoli paleocristiana.
E mentre si chiude il contenzioso tra la società M4 e Comune sulla sede che la società ha occupato fino ad oggi in piazza Castello 3 — l’amministrazione pagherà alla società le spese sostenute per riammodernare gli spazi, 240 mila euro in tutto e assegna una nuova sede in via D’Annunzio, in cambio del versamento dei canoni di affitto annuale non ancora versati da M4 —, Granelli fa il punto sullo stato dei lavori e ribadisce l’obiettivo ad aprire le tre fermate da Linate a Forlanini nel 2021.
Non è il cronoprogramma che in molti sollecitano nell’aula, sia tra i banchi dell’opposizione sia tra i comitati di cittadini. Ma comunque un’analisi dei 15 cantieri aperti da Linate a San Cristoforo: la realizzazione delle opere che devono precedere la creazione dei tunnel è al 30 per cento. Una media tra l’avanzamento lavori nella tratta ad Est (50%), la tratta Centro (al 10) e quella Ovest (al 23). Mentre lo scavo delle gallerie è quota 37 per cento.
A breve saranno resi noti anche i dati sull’inquinamento acustico dovuto alla presenza dei cantieri. E la cronaca registra anche in via San Vittore la sparizione della segnaletica apposta sui marciapiedi per dare visibilità alle vetrine oscurate dalle cesate. Granelli annuncia nuovi bandi Online per i commercianti che lavorano a ridosso dei cantieri (altri 3,8 milioni di euro, dopo i 3 stanziati negli anni passati). E conferma il via allo scavo dei tunnel nella tratta Est (San Cristoforo-Solari) dal prossimo giugno. In ritardo, secondo il comitato Dezza-Foppa-Solari: «Un ritardo di almeno un anno e mezzo — dice la portavoce Orietta Colacicco —, e le talpe anche scavando da 8 a 15 metri al giorno non potranno recuperarlo».