E il Collegio internazionale prenota il Decumano Si chiamerà Welcome (H)all
Polo bis da 33 mila metri quadrati con tennis e calcetto
Le riunioni si susseguono a ritmo serrato, il progetto da 33.400 metri quadrati sta prendendo forma. Il suo nome è Welcome (H)all. Il Collegio di Milano di via San Vigilio 10, a due passi da Famagosta, è pronto al raddoppio sul sito Expo, con 52 camere, ristorante e bar, un centro per l’internalizzazione, spazi per attività di formazione e socializzazione, impianti sportivi.
Oggi il campus di Famagosta — immerso in 30 mila metri quadrati e creato dalla Fondazione Collegio delle università milanesi (sostenuta dai sette atenei cittadini) — ospita 120 tra studenti e visiting professors. Da settembre ci saranno altri 53 posti e per il 2020 è previsto un ulteriore ampliamento per arrivare a un totale di 230. Ma nel frattempo il Collegio di Milano guarda anche all’area che ha ospitato l’Esposizione universale, su cui è previsto il trasferimento delle facoltà scientifiche della Statale, l’Human Technopole (il centro dedicato alla medicina predittiva spinto dall’ex premier Matteo Renzi), il trasloco dell’ortopedico Galeazzi della famiglia Rotelli e l’insediamento di imprese del
Innovativo
Sarà aperto 7 giorni su 7, 24 ore su 24, un fulcro relazionale con al centro il benessere psicofisico
Pharma e biotecnologiche.
Nei documenti che accompagnano la manifestazione di interesse avanzata a Lendlease, il colosso internazionale che si è aggiudicato la gara per il masterplan, il Collegio di Milano spiega il progetto: «Welcome (H)all sarà aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7, multilingue.
La struttura si proporrà come un vero e proprio fulcro relazionale che pone al centro il benessere psicofisico delle persone — si legge —. Si tratterà di un luogo accogliente, con spazi interattivi per la famiglia e i giovani, dove i cittadini del sito interagiranno per fruire di servizi comuni». Lo slogan è: «Qualcosa di più di un semplice luogo, ma un vero e proprio contesto per chiunque voglia studiare, ricercare e lavorare in maniera innovativa».
Nel progetto della Welcome (Hall) è prevista la realizzazione di un campo da calcio, quattro da tennis e calcetto, uno di pallavolo e basket con tribune e una palestra. L’idea è nata in continuità con l’Expo Village, la casa delle delegazioni dei Paesi partecipanti all’Esposizione universale: la Fondazione aveva avuto la sua gestione complessiva, accogliendo per dieci mesi circa cinquemila ospiti provenienti da 130 nazioni. La tipologia di investimento è ancora da definire: non è escluso il ricorso a un finanziamento bancario.