Le debuttanti e i cavalieri al Gran ballo viennese (con l’omaggio a Klimt)
Unico evento ufficiale in Italia. Il console: qui l’eleganza è di casa
Per alcune è un sogno coltivato dall’infanzia fantasticando su storie di principi e principesse; per altri un modo per tenere viva una tradizione; altri ancora la considerano un’occasione per ballare, indossare un favoloso abito da sera e cenare in un luogo esclusivo. Insomma ognuno trova la sua personale motivazione per partecipare al Gran ballo viennese che ogni anno viene organizzato a Milano dall’Austria Italia club.
«L’unico in Italia a fregiarsi del patrocinio della città di Vienna», rivela con orgoglio la presidente Ingrid De Marinis. Domani, la Sala d’Oro della Società del Giardino, nel Palazzo Spinola di via San Paolo 10, ospiterà la 35esima edizione aperta dalle note della Polonaise e dalla coreografia delle ragazze debuttanti in rigoroso abito bianco al braccio dei loro cavalieri in smoking o in alta uniforme se allievi della scuola militare Teulié di Milano.
Poi il direttore Vinzenz Praxmarer dell’orchestra arrivata dalla capitale austriaca, si girerà verso il pubblico che, incitato dal suo «Alles walzer» invaderà la sala danzando ogni tipo di musica. In pista si butteranno anche la vicesindaco di Vienna Maria Vassilakou e il console austriaco a Milano Wolfgang Spadinger con la moglie e il figlio.
« Il Ballo viennese piace perché non è uno spettacolo solo da guardare, ma una serata alle quale tutti partecipano in prima persona», spiega il console, che non ha dubbi. «Quello di Milano ha una raffinatezza particolare rispetto a quelli cui ho assistito nelle altre città. I milanesi sono sempre molto eleganti negli abiti e nel modo di apparecchiare la tavola».
La tradizione è uguale in tutto il mondo, ma ogni città ha sviluppato le sue consuetudini. A Milano, a mezzanotte, dopo la cena di gala, scatta l’ora della torta Sacher che quest’anno è stata preparata dal grande maestro del cioccolato Ernst Knam (che ha appena rinnovato la sua pasticceria di via Anfossi) con una decorazione dedicata a Gustav Klimt, il pittore austriaco, di cui il prossimo 6 febbraio ricorre il centenario della morte, tema della serata.
Poi, a mezzanotte e mezza l’immancabile Gulaschsuppe innaffiata di birra e, infine, il «rompete le righe» con la disco music. I ritardatari che volessero partecipare fanno ancora in tempo a iscriversi (telefono 349.0776300), ma di sicuro una persona è già pronta da tempo. Si chiama Paola d’Alessandro ed è affetta da sclerosi multipla. Il suo sogno era vivere una serata da principessa, come Sissi. L’Austria Italia club l’ha esaudito e Paola domani farà il suo ingresso nella Sala d’Oro con un magnifico abito bianco.