Le prove aperte con Grosvenor
Il giovane pianista inglese Benjamin Grosvenor solista con la Filarmonica nel primo appuntamento delle «generali aperte» proposte dalla Scala
Non la presenterà lui perché « nei minuti prima del concerto sono così “dentro” il brano che devo suonare che fatico a mettere insieme una frase di senso compiuto». Però la formula delle Prove Aperte piace molto a Benjamin Grosvenor, 25enne pianista inglese che sarà solista nel Concerto di Grieg stasera nella prova, domani nel concerto della stagione e poi in tournée con Riccardo Chailly e la Filarmonica della Scala: «L’introduzione con gli artisti è un modo bellissimo per avvicinare due mondi, chi suona e chi ascolta, chi conosce anche a fondo la musica e chi vi si avvicina magari per la prima volta». Sarà Chailly a illustrare al pubblico, oltre a Grieg, la suite dalla «Lady Macbeth» di Shostakovich e la quarta sinfonia di Ciajkovskij: «Sono molto curioso di ascoltare quello che avrà da dire il Maestro Chailly: la Quarta è il brano che farei ascoltare a chi non sa nulla di classica perché ci sono dentro tutti i sentimenti che un uomo può provare in una vita, espressi in modo diretto ed evocativo; e Ciajkovskij, cosa inaudita per l’800, li mise anche per iscritto, spiegando il senso di ogni movimento della sinfonia in una lettera che inviò all’amica Nadezda von Meck».
La prima delle quattro Prove Aperte del 2018 sarà a favore della Società Umanitaria e segna un traguardo importante: «Superiamo il milione di euro devoluti alle associazioni non profit cui sono dedicate queste serate», sottolinea Jean Pierre Mustier, amministratore delegato del main sponsor UniCredit e presidente della Filarmonica. «Con le prime otto edizioni eravamo giunti a 980 mila euro raccolti per 33 associazioni milanesi che operano nel sociale, aprendo la Scala a 77 mila persone, 9.800 solo nel 2017; e molte di loro non erano mai state a un
«Con i biglietti abbiamo superato il milione di euro devoluti alle associazioni non profit»
concerto». Un ciclo sempre più amato e seguito, come confermano gli oltre 1.200 abbonamenti venduti per seguire tutte e quattro le Prove; tra gli avventori crescono anche giovani: «Nella Prova Aperta alla città, a novembre, abbiamo offerto cento posti agli under 25 per avvicinare anche questa fascia d’età», ricorda Mustier. E giovedì oltre 1.200 studenti hanno riempito la sala Verdi del Conservatorio per assistere al concerto «discovery» in cui Chailly e la Filarmonica hanno presentato e suonato i brani che eseguiranno nell’imminente tournée tra Parigi, Bucarest, Vienna e Lucerna. La seconda Prova Aperta è in programma il 4 febbraio «e sarà a favore della Fondazione Policlinico, mentre le altre due andranno ad aiutare i progetti sociali delle cooperativa Eureka! e della società di San Vincenzo De’ Paoli», prosegue Maurizio Carrara, presidente di UniCredit Foundation che, coprendo i costi delle Prove Aperte, permette di devolvere in beneficienza l’intero ricavato: «Ogni anno c’è anche la prova aperta del concerto inaugurale, gratuita e offerta alle persone coinvolte nelle attività sociali del Comune: crediamo nel circolo virtuoso tra bene e bello».