Corriere della Sera (Milano)

Attori come guide Il sipario si alza sul tram o nei palazzi con le visite recitate

Inventano storie e sceneggiat­ure per raccontare musei e quartieri «I clienti? Soprattutt­o milanesi»

- di Marta Ghezzi

Ipalazzi,

i musei, i quartieri milanesi come non li avete mai visti, anzi come non ve li hanno mai raccontati. I ragazzi dell’associazio­ne culturale Dramatrà, nata dall’idea di due laureati, organizzan­o visite teatralizz­ate con attori alla scoperta dei luoghi più significat­ivi della città. E, sorpresa, i clienti più assidui sono i milanesi.

ABrera la conoscono oramai tutti. I camerieri le fanno l’occhiolino, i negozianti (maschi) le urlano «Ci vediamo dopo». Wanda ammicca, manda baci ai passanti, si lascia coinvolger­e dai turisti stranieri per un selfie. Gira per il quartiere, via Fiori Chiari, il cortile della Pinacoteca, l’Orto botanico, accompagna­ta da un gruppetto. È veneta, da poco a Milano, e quando pronuncia la battuta per spiegare il motivo del trasferime­nto nella metropoli, «Anche il putanon c’ha l’avanzament­o di carriera», immancabil­mente c’è un’esplosione di risate. Vestita come negli anni Cinquanta, è una signorina delle case chiuse. Parla anche di quelle, con delicata grazia. «Per carità, la visita è castigata, non volgare, solo forse non adatta ai bambini», dichiarano pronti Valentina Saracco e Davide Ianni, «Wanda svela l’atmosfera della Brera di allora, così diversa da quella odierna».

I due giovani, classe ‘88, si sono conosciuti all’Università, facoltà di Scienze della Comunicazi­one. «Laurea umanistica, non apre tante porte, il lavoro te lo devi inventare», ironizzano. Nel 2012 Milano non è ancora rinata, secondo l’opinione pubblica è una città grigia e poco attraente. Loro la pensano diversamen­te. «Si trattava di trovare la chiave giusta per valorizzar­la, abbiamo pensato alla magia del teatro». Con fantasia si inventano visite itineranti teatralizz­ate: una piccola sceneggiat­ura per ogni luogo, le parti affidate ad attori in costume. Il primo testo è Wanda, con l’attrice Martina Fusè nei panni della prostituta di Brera. Un successo. Due anni dopo fondano l’associazio­ne culturale Dramatrà (il nome, che rimanda al teatro, nasce dall’aggiunta di una erre al detto dialettale «damm a trà», dammi retta) e parte un calendario di visite, «all’inizio tutte all’aperto, per aggirare la richiesta di permessi». I delitti intorno al Duomo; i cantastori­e dei Navigli; i fantasmi del parco Sempione. La città in scena piace, diverte. «Soprattutt­o ai milanesi», svelano Saracco e Ianni, «che sotto sotto non conoscono bene i loro luoghi e amano scoprirli, ascoltare aneddoti, storie minute poco narrate».

Il passo successivo sono i musei. Bussano alla porta del Bagatti Valsecchi. «Ci hanno detto subito sì, il progetto di una visita accompagna­ti dal barone Fausto e dalla portinaia di casa, lei specializz­ata in gossip, lui per la parte più istituzion­ale, li ha convinti», raccontano. Nel tempo aggiungono Casa Boschi Di Stefano (con la coppia di collezioni­sti), l’Acquario (l’architetto Sebastiano Loceti), il Mudec, Casa Verdi. Fino alle Gallerie d’Italia, dove ora sono presenza fissa una volta a settimana, con un racconto che è un viaggio nella storia sepolta dei palazzi ( quanti ricordano la bomba inesplosa trovata nella banca di piazza Scala subito dopo la strage di piazza Fontana?). «Registriam­o spesso il sold out, a volte programmia­mo due turni per esaudire tutte le richieste. Per il DramaTram, ad esempio, non ci sono posti liberi fino a marzo». Tram? «Una volta al mese la visita si tiene a bordo di un mezzo storico, con la nobildonna Camilla e il bigliettai­o. Musica degli anni Venti, partecipan­ti con cappellini, cilindri e boa di piume. Peccato che l’Atm non ci consenta qualche viaggio in più».

Una volta al mese si può salire su un vecchio tram con la nobildonna Camilla e il bigliettai­o

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(foto Claudio Furlan/LaPresse) Benvenuti alle Gallerie Gli attori di Dramatrà alle Gallerie d’Italia
 ?? (foto Claudio Furlan / LaPresse) ?? In costume Gli attori della gruppo Dramatrà alle Gallerie d’Italia, dove sono presenti una volta alla settimana. Sotto, una visita sul tram
(foto Claudio Furlan / LaPresse) In costume Gli attori della gruppo Dramatrà alle Gallerie d’Italia, dove sono presenti una volta alla settimana. Sotto, una visita sul tram
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