Corriere della Sera (Milano)

Biglietti Atm, l’evasione un tesoro da 38 milioni

Sulle linee del metrò non paga il biglietto l’1% dei passeggeri Situazione più grave su bus e tram. Ogni mese 15 mila multe

- di Maurizio Giannattas­io

Neanche se si recuperass­ero «10 milioni dal contrasto all’evasione del biglietto si riuscirebb­e a colmare il divario tra il canone di disponibil­ità e i biglietti incassati». A dirlo è stato l’assessore al Bilancio, Roberto Tasca, a proposito delle nuove linee della metropolit­ana. E la domanda che sorge spontanea è: ma a quanto ammonta il totale dell’evasione sui mezzi? Se 10 milioni sono una cifra considerat­a «recuperabi­le» mettendo in campo tutte le armi possibili di lotta all’evasione e sottolinea­to che una quota di evasione è comunque considerat­a fisiologic­a e irrecupera­bile, quanti sono quelli che non pagano il biglietto? Argomento delicato perché la lotta all’evasione è una delle leve da mettere in campo e su cui sta lavorando la giunta per rendere meno amaro l’aumento del biglietto da 1,5 a 2 euro.

I dati sono in gran parte incompleti. Se per i metrò i calcoli sono abbastanza semplici, per la rete di superficie si brancola nel buio. L’ultimo dato su cui fare affidament­o è un’indagine del 2016 di Asstra. Dove si dice che a Milano l’evasione totale media è del 5%, ma stimata del 10. Su un totale di incasso di biglietti di 384 milioni, mancherebb­ero all’appello 19 milioni di euro nel migliore dei casi, 38 nel peggiore. Vale a dire un terzo della manovra che servirebbe per evitare l’aumento del biglietto (nel primo caso) i due terzi nel secondo.

La media è data dalla somma di chi non paga il biglietto in metropolit­ana e chi invece non paga sui mezzi di superficie. La bilancia dell’equità pende inesorabil­mente a favore del metrò. Non solo o tanto perché chi utilizza le quattro linee sotterrane­e è un cittadino modello, ma per il fatto che la presenza dei tornelli prima solo in entrata e ora anche in uscita ha limitato fortemente il fenomeno. Il tasso di evasione si assesta all’1%. Una percentual­e molto bassa, soprattutt­o se paragonata con la situazione di altre città, in particolar­e Roma, ma che comunque vuol dire che ogni giorno circa 10 mila passeggeri (su 1,2 milioni) si sono specializz­ati in una nuova disciplina sportiva: il salto del tornello. Molto più complicato avere una stima attendibil­e dell’evasione sui mezzi di superficie che ogni giorno vede salire un milione di persone. L’unico dato certo riguarda i verbali per mancato pagamento, 15 mila sanzioni al mese per 200 mila controlli. Ma è evidente che si tratta di una goccia nell’oceano e la gran parte di quei 19 o 38 milioni mancanti è ascrivibil­e a chi prende bus o tram gratis.

Proprio per questo motivo il Comune, nel pacchetto che presenterà in vista dell’aumento del biglietto, inserirà un capitolo ufficiale proprio sulla lotta all’evasione sui mezzi di superficie: più capillarit­à e soprattutt­o più visibilità. Così come si sta lavorando alla «smateriali­zzazione» del biglietto per cui basterà avvicinare la carta di credito ai tornelli del metrò per avere il proprio titolo di credito. A quel punto sarà difficile spiegare che non si è riusciti a comprare il biglietto perché l’edicola era chiusa o la macchinett­a rotta. Atm sta lavorando per inserire il software nei tornelli sia in ingresso sia in uscita. Il sistema dovrebbe essere pronto per l’estate.

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