Brusca frenata, tutti a terra sul vagone della «verde»
Ambulanze alla stazione di Cadorna dopo l’inchiodata dovuta a un guasto: in cinque all’ospedale
Le «spiegazioni» Viaggiatori irritati dalle comunicazioni dell’Atm su un presunto caso di malore a bordo
Si sono ritrovati tutti a terra. Tutti insieme. Qualcuno ha sbattuto contro i sedili, altri contro i corrimano, «mi stavo tenendo a una maniglia — ha raccontato una donna — ma lo strattone è stato talmente forte che ho comunque perso l’equilibrio e non ce l’ho fatta a reggere la presa. Mi fa male un polso, ma nulla di grave». Alla fine, dal piazzale della stazione Cadorna, le ambulanze del 118 porteranno in ospedale per accertamenti solo cinque «pazienti», tutte donne dai 54 ai 77 anni, nessuna in gravi condizioni, solo una (in «codice giallo») seguita con un po’ più di attenzione per un colpo abbastanper za violento alla schiena. Erano da poco passate le 17 di ieri pomeriggio e nessuno dei passeggeri che in quel momento viaggiava su un treno della linea «verde» del metrò, all’altezza appunto della fermata «Cadorna», sa darsi una spiegazione di quel che è avvenuto. Il treno, di fatto, «si è come inchiodato», riferiscono i testimoni. Probabilmente un guasto, o per un piccolo malfunzionamento del sistema di segnalamento (che controlla la circolazione dei treni). I passeggeri parlano soltanto di «un grosso spavento, perché in questo periodo quando accadono problemi in metrò si ha sempre paura che stia avvenendo qualcosa di brutto».
Ci sarebbe in realtà un canale informativo, gestito direttamente dell’azienda, per aggiornare i clienti/passeggeri su quel che accade sui mezzi pubblici (l’account twitter «Atminforma»). La voce ufficiale dell’azienda ieri ha correttamente fornito con tempestività le indicazioni sui problemi alla circolazione: da «M2 sospesa tra Garibaldi e Cadorna. Regolare sulle altre tratte. Seguono aggiornamenti», a «bus sostitutivi in arrivo nella tratta non servita», per chiudere con (dopo più di una mezz’ora) «riprende la circolazione in tutte le direzioni con rallentamenti». Il particolare che qualche passeggero coinvolto nella caduta però non ha gradito (segnalando la cosa al Corriere)è che per tutto il periodo del blocco l’azienda ha continuato a ribadire una spiegazione «falsa» dell’accaduto: «Soccorso a un passeggero colto da malore». «Per fortuna non mi sono fatta niente — ha raccontato una ragazza fuori dalla stazione — ma quando sono andata sul telefonino a cercare di capire cosa fosse successo, sono rimasta un po’ stupita dal fatto che si parlava di un “malore”. Il treno non era pienissimo, ma di certo se qualcuno si è sentito male è stato dopo quella frenata».