Tre in corsa per la successione a Vago
A giugno via il rettore: De Luca, Branzini e Abbracchio si sfidano sul campus Expo
Tre (quasi) candidati alla carica di rettore della Statale si presentano ai lavoratori dell’ateneo. Giuseppe De Luca, prorettore alla didattica e professore di Storia economica, Elio Franzini, professore di Estetica, membro del Senato accademico e già preside di Lettere e Filosofia ed ex prorettore, la farmacologa Maria Pia Abbracchio. In gioco la continuità delle scelte su Expo e numero chiuso.
Favorevoli o contrari al trasferimento del campus di Città Studi nell’area expo, per cominciare. Poi la posizione su numero chiuso, finanziamenti e merito, didattica e ricerca. I (quasi) candidati alla carica di rettore dell’università Statale si presentano, il primo (ufficioso) faccia a faccia, voluto dai lavoratori dell’ateneo è in programma a giorni. E se il cambio della guardia avverrà dopo l’estate, quando si concluderà il mandato di Gianluca Vago, la campagna sembra aperta, anche se tutto è «informale», i programmi sono «bozze», le riunioni nei dipartimenti solo «esplorative». Intanto c’è un appuntamento con tre «candidati rettori» lunedì 29, nell’aula magna di via Festa del Perdono.
Ed ecco i nomi che girano. Due erano attesi. In corsa c’è Giuseppe De Luca, prorettore alla didattica e professore di Storia economica, «continuità con il rettorato di Vago», dicono in molti. E c’è Elio Franzini, professore di Estetica, membro del Senato accademico e già preside di Lettere e Filosofia e prorettore quando alla guida dell’università Statale c’era Enrico Decleva, «lui è il candidato di rottura» è la sintesi nei dipartimenti. Il terzo nome è quello di Maria Pia Abbracchio, «l’outsider», lei farmacologa conosciuta anche come vicepresidente di Gruppo 2003 per il rilancio della ricerca scientifica. Potrebbe essere la prima donna eletta rettore alla Statale, alla tornata precedente nel 2012 si era fatta avanti Marisa Porrini, lei preside di Agraria, poi sconfitta al ballottaggio con una vittoria netta di Gianluca Vago, professore di Anatomia patologica, in carica fino al prossimo 30 settembre.
Sono in scadenza i 6 anni di mandato. Con il rettore schierato per il trasferimento del campus scientifico a Rho come sul numero chiuso da estendere alle facoltà umanistiche. «E con l’ateneo sempre diviso», dice chi punta su un candidato che potrebbe invertire la rotta. «Vago ha sempre avuto il consenso della maggioranza», è l’altra voce.
L’elezione sarà a giugno nell’ateneo statale, che oggi conta duemila professori e ricercatori, 63 mila studenti e 1.900 lavoratori fra tecnici e amministrativi. Entro aprile le dichiarazioni di candidatura con programma e firme dei docenti che le sostengono. Quindi il confronto è aperto. Intanto sullo spostamento del campus di Città studi. Franzini è netto: «Manca un piano economico. Ho dubbi sulla fattibilità e sostenibilità di un trasferimento globale, con tutti i dipartimenti e duemila persone che si spostano». E negli incontri con i colleghi ha anticipato un’alternativa: