Dal Barocco all’Art Déco al futuro La mostra «Conviviando» celebra lo stile della tavola
La mostra «Conviviando» celebra l’arte dell’apparecchiare, dal Barocco al futuro
«Colui che invita senza dare un tocco personale alla tavola non è degno di avere amici», sentenziava Jean Anthelme Brillat-Savarin, magistrato francese vissuto a cavallo tra ‘700 e ‘800, padre nobile della gastronomia per la sua «Fisiologia del gusto». Oggi siamo meno severi. Resta vero, tuttavia, che la cura della mensa, magari non tutti i giorni, è una forma gradita di gentilezza e attenzione verso i propri ospiti. A volte basta un tocco: un mazzo di fiori, un’armonia di colori, un centrotavola ben scelto. Chi apprezza questi temi troverà innumerevoli spunti d’ispirazione nel percorso espositivo «Conviviando. L’arte della tavola tra passato e futuro», aperto a Palazzo Reale in piazza Duomo fino al 25 febbraio (lun. 14.30-19.30, tutti i gg. 9.30-19.30, gio. e sab. fino alle 22.30, ingresso libero, www.palazzorealemilano.it).
La mostra, curata dalla direttrice di Marie Claire Maison Italia Cinzia Felicetti, ha un valore aggiunto: si snoda attraverso dieci sale del cosiddetto «Appartamento del principe», una sequenza di splendidi ambienti storici, decorati negli anni Trenta dell’Ottocento in tardo stile Neoclassico. In ordine cronologico, ogni sala ospita una sorta di scenografia che ricostruisce storia ed evoluzione dell’arte conviviale. Si va dall’epoca barocca a un possibile futuro, contestualizzando visivamente ogni momento nel legame con una pellicola famosa di cui si proiettano spezzoni: per il trionfante desco seicentesco il riferimento è il film «Vatel» di Roland Joffé, per l’Ottocento romantico e borghese «Il Gattopardo» di Luchino Visconti, per l’allestimento Art Déco «Il grande Gatsby» di Baz Luhrmann, per l’asettica cucina di domani «Ex machina» di Alex Garland. Ogni «mise en place» si avvale di un ricco corredo di stoviglie, accessori, tovagliato, tessuti, decori e arredi, quasi tutto di produzione contemporanea con qualche pezzo d’epoca. Tra le ricostruzioni più riuscite, le nuances pastello del pranzo di Marie Antoinette e il pic-nic di epoca Regency in perfetto stile Jane Austen.