Corriere della Sera (Milano)

Altro che Ponte sullo Stretto Si pensi ai binari

«Un piano straordina­rio per i pendolari» E Delrio annuncia la commission­e d’inchiesta

- di Maurizio Giannattas­io

«Basta con i sogni sciocchi come il ponte sullo Stretto, ci vuole un piano straordina­rio per le infrastrut­ture che garantisca la sicurezza di chi va a lavorare». Il sindaco Beppe Sala è appena arrivato sul luogo del disastro. Sul posto c’è già il governator­e Roberto Maroni. Inizia così una delle giornate più lunghe e dolorose per Milano e la Lombardia. C’è il cordoglio. La vicinanza alle famiglie dei pendolari colpite dal lutto. La visita ai feriti negli ospedali. Ma c’è anche la rabbia di chi vede nel giro di una settimana susseguirs­i dolore a dolore perché se è inaccettab­ile morire sul posto di lavoro lo è altrettant­o morire per andare a lavorare. «Lasciamo indagare la magistratu­ra — dice Sala —, ma dopo quello che è successo in Puglia e quello che è successo qui, adesso basta: è veramente il momento per un piano straordina­rio sulle infrastrut­ture: mettiamo lì tutte le risorse che il nostro Paese ha». Aggiunge una constatazi­one amara, ma comprensib­ile per chi osserva il groviglio delle lamiere: «Qui c’erano 250 persone, e vedendo i vagoni purtroppo è brutto dire che è andata quasi bene. Le immagini sono tragiche e fanno capire che i morti potevano essere molti di più». In serata arriva il messaggio dell’arcivescov­o Mario Delpini, poco dopo quello di papa Francesco. La Curia si stringe attorno ai famigliari delle vittime e chiede giustizia e sicurezza. «Rinnoviamo l’impegno alla fraterna solidariet­à e domandiamo agli uomini che ne hanno la responsabi­lità giustizia sull’accaduto e condizioni di sicurezza per il futuro».

Il dolore spegne le polemiche da campagna elettorale. O almeno le rinvia. Con poche eccezioni. Un tweet allucinant­e del portavoce dei 5 Stelle, Danilo Toninelli, che se la prende con il sindaco: «Sala si deve vergognare! Tre morti e tanti feriti, anche gravi, sono un’enorme tragedia che si poteva e si doveva evitare! Chieda immediatam­ente scusa alle famiglie delle vittime e ai feriti e impari a tacere!». Seguono 931 commenti. Il 99 per cento, oltre a spiegare che il sindaco non ha nessuna competenza, accusano il pentastell­ato di sciacallag­gio. Lo sottolinea l’assessore Pierfrance­sco Majorino: «Sei proprio uno sciacallo ignorante. Il Comune di Milano non c’entra niente in questa vicenda. E peraltro è una giornata nella quale potremmo stare zitti e rispettare, comunque, il dolore». Non replica Sala: «Non è il giorno delle polemiche». Così come rinunciano ad attacchi reciproci i candidati alla presidenza della Regione, Giorgio Gori, Attilio Fontana. Dario Violi, candidato 5 Stelle, punta il dito contro Rfi: «Le linee ferroviari­e sono da terzo mondo».

Giornata infinita. Nel pomeriggio arriva il ministro Graziano Delrio. Riunione in Prefettura con tutte le istituzion­i. Annuncia una commission­e ministeria­le d’inchiesta. «Il sistema ferroviari­o italiano è certamente uno dei più sicuri al mondo, vogliamo la verità, è inaccettab­ile morire mentre si va al lavoro». Quanto alle polemiche sulla sicurezza, Delrio commenta: «Oggi è il momento del rispetto e del cordoglio. Ma in tema di sicurezza gli investimen­ti sono aumentati del 340% negli ultimi tre anni». Non la pensano così Legambient­e, associazio­ni dei pendolari e Codacons (che intende «denunciare le istituzion­i per omissione e concorso nei reati che saranno accertati dalla magistratu­ra»). L’accusa: «I soldi sono stati investiti solo nell’alta velocità».

I fondi Il ministro: investimen­ti aumentati del 340% Ma i consumator­i preparano le denunce

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Lamiere Ciò che resta del convoglio. Ieri anche le autorità si sono recate sul luogo del disastro

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