Il covo del clan in via Cavezzali: pitbull alle porte
Arrestati tre albanesi. Pitbull come guardie Protocollo «Penelope»: rafforzati i controlli
La prima segnalazione parlava di armi. Appartamento 615, sesto piano, via Cavezzali 11: quel palazzo in una traversa di via Padova che da anni è al centro di complicate contese amministrative e civili, dove una parte degli appartamenti sono di proprietà, altri in affitto, ambienti dove spesso conducono i fili dello spaccio e della ricettazione, dei furti e della piccola criminalità della zona.
Così, giovedì mattina, i poliziotti sono entrati per una perquisizione nell’appartamento 615 (e in quello accanto), e hanno trovato cocaina (quasi 4 etti), orologi e computer rubati, più un iPhone rapinato e denunciato proprio la sera prima. Tutto era in mano a tre uomini, tutti albanesi, inseriti in quel milieu di ladri e spacciatori balcanici che a gruppi fanno i pendolari per qualche mese su Milano e che proprio in quei quartieri sulle due sponde di via Padova hanno una solida rete di amicizie, contatti, alberghetti d’appoggio, punti d’incontro (tra cui i bar in via Mosso, all’angolo di via Predabissi, sotto i portici di via Padova proprio all’altezza di via Cavezzali). Fissi a guardia dei due appartamenti stavano due grossi pitbull.
Il coordinamento
L’arresto di Nertil Lako (29 anni), Elvis Bilali (28) e Florentinos Fejezullau (26) rientra in un nuovo protocollo sul quale sta lavorando la questura. Il progetto è stato chiamato «Penelope» e ha l’obiettivo di migliorare il controllo del territorio attraverso un coordinamento e una collaborazione più approfondita tra l’Ufficio prevenzione generale, diretto da Maria Josè Falcicchia, i commissariati di zona e altri reparti della polizia. La chiave del protocollo «Penelope» sta nel rendere più organico il lavoro di analisi sulle segnalazioni (quelle dell’Upg, quelle dei commissariati e quelle che arrivano dai cittadini) e calibrare il meccanismo dei servizi di prevenzione su una scala di priorità che abbia uno sguardo complessivo su tutti i quartieri di Milano.
Il progetto risponde all’indicazione primaria di rafforzamento del controllo del territorio che il questore Marcello Cardona ha dato fin dal suo arrivo in città. L’ultimo intervento in via Cavezzali fa parte di una serie di controlli straordinari che negli ultimi tempi
Cani e cocaina
La segnalazione sui due appartamenti di via Cavezzali è stata ricevuta e «lavorata» dai poliziotti del commissariato Villa San Giovanni, coordinato dal dirigente Giovanni Giammarrusti. Durante la perquisizione nel primo appartamento, dove vivevano i tre uomini albanesi con i due cani, gli investigatori hanno trovato telefoni cellulari, pc, fotocamere e alcuni orologi, tra cui un Rolex modello Gmt-Master (tutti e tre sono stati denunciati per ricettazione). Nella casa accanto, il pavimento era coperto di sporcizia e cibo per cani (identico a quello nella prima casa). In un paio di piatti, e poi dentro un piccolo frigorifero sotto il lavandino, erano nascosti 370 grammi di cocaina. I tre uomini sono stati arrestati e sono già in corso le pratiche per rimpatriarli in Albania. Sull’iPhone appena acceso dalla polizia, è subito arrivata la chiamata del proprietario. Il telefono è stato restituito. hanno toccato le Colonne di San Lorenzo, Lampugnano, le linee dei bus Atm 90-91 e, appunto, le zone tra via Padova e viale Monza.