Il carnevale scopre i fumetti
Oggi la storica sfilata. Tour del cioccolato e ballerini boliviani
Parte oggi, dopo il rinvio della prima data per rispetto alle vittime di Pioltello, il carnevale di Crema, che risale al XV secolo. In campo carri, disegnatori di fumetti e tour di pasticcerie.
Quattro mesi di preparativi. Decine di persone all’opera con pennelli, ferro e legno. Una tradizione che dura da 32 edizioni e si arricchisce coi fumetti. Il Carnevale Cremasco parte oggi, con sfilata di carri, mercatini e musica che si ripeteranno per tre domeniche. «È il rapporto di amicizia nato tra di noi a darci l’energia» racconta Eugenio Pisati, presidente dell’associazione che coordina l’evento, mentre sistema gli ultimi dettagli prima della festa.
Si è scelto di far saltare la prima data — 28 gennaio — come segno di vicinanza alle vittime dell’incidente ferroviario di Pioltello, perché sul treno deragliato erano presenti molti cremaschi. Tutto pronto invece per la parata inaugurale di oggi pomeriggio, al via alle 14.30. «Sono cinque i carri in gara — anticipa Pisati — a cui se ne aggiungono altri nove fuori concorso». Tra i coriandoli e le stelle filanti irrompono i temi d’attualità, dal femminicidio all’immigrazione. Immancabile il Torrazzo simbolo della città (da non confondersi con quello di Cremona), a cui si accompagnerà una rivisitazione del Moulin Rouge. E poi la Dolce Vita e il mondo delle favole tra nuvole da sogno.
A sfidarsi per il primo premio tre comitati: Barabét, Amici e Pantelù. Le loro opere su ruote insieme a quelle medio-piccole delle associazioni fuori competizione percorreranno il circuito attorno a piazza Giovanni XXIII, cuore della sfilata. Una ventata di Sud America portata dai gruppi folcloristici Os Cariocas e dai ballerini boliviani completano il programma
Collaborazione Pubblicazione a tema degli autori di Crema comics che animano il punto informazioni
della festa. Mercatini, tour delle pasticcerie e degustazioni di cioccolato inizieranno invece già dal mattino.
La novità 2018 è la collaborazione con i fumettisti di Crema comics, «un modo per avvicinare i giovani a una manifestazione storica della città» secondo il presidente. I disegnatori «a chilometro zero» animeranno il punto informazioni e hanno realizzato una pubblicazione a tema. Immagini colorate e sintetiche spiegazioni descrivono il percorso che lungo l’anno porta dall’ideazione alla realizzazione dei carri, fino al momento clou della sfilata.
Un iter che Pisati ha imparato a conoscere bene. «La mia esperienza? È iniziata 22 anni fa, quasi per caso — ricorda —. Avevo portato i miei due figli al Carnevale e gli organizzatori ci hanno permesso di salire su un carro». È il momento in cui entra in contatto con il mondo delle maschere. «Non lo faccio di lavoro, ma per passione amo modellare, dipingere, trafficare e nei comitati che allestiscono i carri ho trovato spazio per esercitarmi. Non serve essere troppo precisi, quando si creano le allegorie, c’è libertà di “uscire dalle righe”».
Da settembre in poi il weekend è consacrato all’arte della cartapesta, insieme a una decina di fedelissimi. «Si crea quell’aggregazione che poi ti dà la spinta per andare avanti — spiega —, senza di quello non saremmo cresciuti». E i due bambini «colpevoli» di averlo introdotto al carnevale? «Mia figlia non partecipa, ma il fratello Davide sì. Sarà lui a presentare la giornata sul palco e da quest’anno si occupa dei canali social: Facebook, Instagram, Youtube sono nelle sue mani». Vista la famiglia, anche la moglie ha dovuto adeguarsi. Oggi sarà nelle file del corpo di ballo.