Corriere della Sera (Milano)

Gita di classe il 4 marzo Il Tenca sposta i voli: i liceali potranno votare

Gli altri presidi: elezioni e test universita­ri, difficile programmar­e

- di Luca Salvi

Non dovranno rinunciare all’ultima gita di classe per andare a votare, gli studenti del liceo Tenca. Ieri la scuola, sentita l’agenzia di viaggio e in accordo con le famiglie, ha riprogramm­ato le date del viaggio in Spagna: dal 10 al 14 marzo e non più dal 3, il giorno prima dell’election day, al 7. Il caso, raccontato dal Corriere, era stato sollevato da alcuni ragazzi e dalle loro famiglie: tre quinte sarebbero partite a inizio marzo e dall’estero non avrebbero potuto esercitare il loro diritto di voto. Il primo voto, per studenti appena diventati maggiorenn­i. Da qui la scelta di quattro ragazzi di rinunciare all’ultimo viaggio con i compagni pur di non mancare alle urne.

Come in tutte le scuole, la programmaz­ione delle gite era stata portata avanti dai consigli di classe ben prima che venisse fissato il giorno per le elezioni politiche e regionali. Anche per prenotare in tempi i voli low-cost per risparmiar­e. Una volta appurata la sovrapposi­zione di date, la questione era stata sollevata anche da qualche insegnante. E il preside, Mauro Agostino Zeni, da venerdì si è messo al telefono con l’agenzia di viaggi. Ieri, il cambio di rotta. «Mi hanno fatto sapere che c’è una finestra per spostare la gita — dice — senza costi aggiuntivi. Stiamo chiedendo il consenso delle famiglie».

Un giro di email e messaggi e la modifica viene avallata nel tardo pomeriggio. «Mio figlio potrà andare a votare senza perdere l’ultima gita insieme con i compagni di classe: adesso è felicissim­o», dice il padre di un ragazzo.

Il caso del Tenca, centinaia di studenti fuori sede a marzo fra stage linguistic­i e viaggi d’istruzione, solleva un problema comune a tutte le scuole. Al liceo Agnesi niente gite di maturandi in corrispond­enza con l’election day, ma stage all’estero in Irlanda per le terze. E i docenti accompagna­tori? «Ci siamo mossi per tempo e d’intesa con il ministero degli Interni i professori potranno recarsi al consolato per esplicitar­e il loro voto», dichiara il dirigente Giuseppe Vincolo.

Al Beccaria i viaggi per le quinte sono stati «spostati a fine maggio, per evitare sovrapposi­zioni con le consultazi­oni elettorali, e per far vivere più spensierat­amente ai ragazzi l’ultima parte dell’anno», rivela il preside Michele Monopoli. Al Berchet un’agenzia di viaggi aveva proposto due date di partenza: il 2 o il 5 marzo. La data elettorale ha consigliat­o la seconda.

Al Virgilio un caso simile al Tenca. «Una quinta va a Lisbona a metà marzo — afferma Roberto Garroni, dirigente — quando si svolge il test di accesso per Medicina all’Università San Raffaele. Per non fare perdere a due studenti questa opportunit­à, abbiamo concordato con le loro famiglie di farli partire il giorno dopo per raggiunger­e la classe». Secondo Garroni, «tra open day, test universita­ri, referendum, elezioni e ballottagg­i, il calendario delle gite diventa un terreno minato. La mia intenzione è spostare i viaggi d’istruzione tra ottobre e novembre». Al Volta stanno già sperimenta­ndo il periodo autunnale. Altri presidi si definiscon­o «fortunati» per avere evitato la concomitan­za. «Il calendario scolastico è un rebus — dice Andrea di Mario, al vertice del Carducci — e spesso dobbiamo cambiare in corso d’opera le attività programmat­e a settembre».

Alla fine resta un dubbio: se la gita al Tenca non fosse stata spostata, gli studenti avrebbero potuto votare dalla Spagna? Chiarisce tutto Giulio Vigevani, docente di Diritto costituzio­nale alla Bicocca: «Secondo la legge sul voto degli italiani all’estero — osserva — può votare solo l’elettore che ha residenza fuori dall’Italia o che vi si trova temporanea­mente per motivi di lavoro, studio o cure mediche per un periodo di almeno tre mesi, nel quale ricade lo svolgiment­o delle elezioni. La richiesta andava presentata al proprio Comune entro il 31 gennaio». No. Gli studenti non avrebbero potuto.

Monopoli (Berchet) Nostri viaggi posticipat­i a maggio

Vigevani (Bicocca) Il voto all’estero va richiesto

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La notizia L’articolo pubblicato sul «Corriere» di ieri

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