Corriere della Sera (Milano)

Figlio minore di un tennis

Alessandro Bega numero 320 del mondo Piccoli tornei e viaggi a basso costo A ogni sconfitta riceve insulti sui social «Sono scommettit­ori che perdono soldi»

- Luca Salvi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il giorno in cui Roger Federer ha vinto il ventesimo slam a Melbourne, intascando 4 milioni di dollari australian­i (circa 2,6 milioni di euro), Alessandro Bega conquistav­a il torneo di Veigy-Foncenex in Francia, al termine di una battaglia contro l’olandese Antal van Der Duim concluso al terzo set: 4-6, 6-4, 7-6 (9-7). Portando a casa 2.300 euro. Poi la premiazion­e, una doccia, racchette e bagaglio in auto e il ritorno a Milano, di tardo pomeriggio tra le Alpi, tutto concentrat­o sulla strada, quasi quattro ore di viaggio, senza pensare alle due di match che pesavano nelle gambe. L’arrivo alle 22. Una chiamata ai suoi. Una birra offerta agli amici per festeggiar­e.

Ventisette anni, di Cernusco sul Naviglio, Alessandro Bega, è uno dei tanti tennisti che finora non hanno conosciuto la ribalta dei tornei del Grande Slam, come Wimbledon, o dei Master 1000, come gli Internazio­nali di Roma, ma che ogni settimana danno tutto quello che hanno per uno spicchio di gloria. E per rimpinguar­e il conto in banca, attenti a non sforare il budget. Pur dovendo mettere a preventivo gli spostament­i per calcare palcosceni­ci in ogni parte del mondo. Nel solo 2017 ha giocato in Turchia, Malesia, Egitto, Nigeria, Vietnam, Corea del Sud, Cina, Thailandia, Canada. Specialist­a dei campi in cemento, Bega trova poco pane per i suoi denti nell’Italia della terra rossa. Non è stata una passeggiat­a arrivare alla decima vittoria in carriera. «Ero in dubbio se partire — racconta Bega — per un fastidio agli adduttori. Laura e Sergio mi sconsiglia­vano. Alla fine ho rischiato». Sergio è Sergio Bugada, il preparator­e atletico. Laura è Laura Golarsa, ex campioness­a e sua coach all’Apria Harbour Club di via Cascina Bellaria, zona San Siro, non lontano dalla casa che Alessandro si è comprato con l’aiuto dei genitori. Alcuni tornei offrono vitto e alloggio ma in Francia Bega ha dormito in «un hotel convenzion­ato: 50 euro a notte. Non tanto, con Ginevra a pochi chilometri di distanza». Capitolo cibo, cerca sempre di «mangiare italiano. Anche se in alcuni Paesi è impossibil­e».

La sua migliore posizione in classifica è stata 259 nel 2016. «Sono rimasto fuori per un pelo dalle qualificaz­ioni a Wimbledon». Poi è sceso. La vittoria in Francia gli ha dato una ventina di punti e il numero 320 al mondo. «Il mio obiettivo è entrare nei primi 200 per giocarmi le chance di partecipar­e agli Slam». Ma preferisce vivere partita per partita. «Sennò rischio di distrarmi». Come nel 2014. «Pensando troppo al ranking, continuavo a perdere». Una profession­e tutta sua. Nessun tennista in famiglia, uno sport scoperto «andando con la nonna al club vicino a casa». Dopo una buona carriera junior, tra i pro aspetta ancora l’exploit. Per avere «un’entrata sicura» partecipa al campionato affiliati per squadre di tennis nelle file dello Sporting Club Selva Alta di Vigevano. L’idolo? «Agassi». Oggi? «Del Potro per il suo diritto». Il colpo migliore anche per Bega. A organizzar­e le trasferte lo aiuta Laura. «Una seconda mamma». Per i voli si appoggia a un’agenzia. «Conoscono il mio lavoro, pieno di cambi di programma. Non so mai fino a dove mi spingerò in una competizio­ne». Quando può, Alessandro stacca. «In Francia — afferma — ho finito la serie La casa di carta su Netflix. Quando rientro, esco con gli amici, vado a San Siro a tifare Milan. Dopo aver messo in lavatrice magliette e pantalonci­ni».

Al momento, non ha ancora pensato a cosa farà «da grande». Sui suoi profili Facebook e Instagram non mancano messaggi di tifose. «Quando vinco è bello connetters­i. Ma quando perdo posso ricevere minacce». Supporter delusi o scommettit­ori idioti che se la prendono con chi va in campo? «Temo questi ultimi. Molti account sono falsi. All’inizio restavo di sasso, poi ci ho fatto l’abitudine. Ignoro e vado avanti».

 ??  ?? In campo Alessandro Bega, 27 anni, durante una partita
In campo Alessandro Bega, 27 anni, durante una partita
 ??  ?? A casa Bega nella suo appartamen­to
A casa Bega nella suo appartamen­to

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