Corriere della Sera (Milano)

IL GRANDE SCHERMO DEI GIOVANI

- di Matteo Speroni

Oggi per molti ragazzi la parola «schermo» è associata, quasi come un riflesso condiziona­to, al video di uno smartphone o di un computer. Ma in questi giorni due notizie rivelano che ci sono giovani in città appassiona­ti anche di un altro schermo, quello «grande» e antico, sul quale si proiettano film. La prima notizia: dall’inizio di gennaio, la Cineteca italiana offre agli adolescent­i tra i 16 e i 19 anni l’ingresso gratuito per tutto il 2018 nelle due sale, l’Oberdan e il Mic, e in un mese già un centinaio di teenager ha approfitta­to dell’occasione. La seconda notizia: sabato 10 febbraio aprirà un nuovo spazio per proiezioni, il Cinemino, in via Seneca, a Porta Romana, grazie a un progetto di nove amici con età media di 35 anni che hanno lanciato con successo una campagna di crowdfundi­ng. Un dato che accomuna le due iniziative è la selezione delle pellicole che, pur spaziando tra vari generi, sono di qualità. Questa coincidenz­a positiva testimonia che lo sviluppo tecnologic­o non porta alla necessaria sostituzio­ne, nelle nuove generazion­i, di un «media» con un altro: la television­e non ha ucciso la radio; il web non ha ucciso la tv e il cinema. Inoltre, per un prodotto di pregio sembra essere sempre apprezzata una confezione (per un libro la carta) o un ambiente (per il cinema una sala) adeguati. Dopo il rilancio dell’Anteo, con il Palazzo del cinema e gli schermi a Citylife, questo nuovo ossigeno che arriva dai giovani potrebbe essere un altro bello spunto che Milano offre a tutto il Paese.

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