IL GRANDE SCHERMO DEI GIOVANI
Oggi per molti ragazzi la parola «schermo» è associata, quasi come un riflesso condizionato, al video di uno smartphone o di un computer. Ma in questi giorni due notizie rivelano che ci sono giovani in città appassionati anche di un altro schermo, quello «grande» e antico, sul quale si proiettano film. La prima notizia: dall’inizio di gennaio, la Cineteca italiana offre agli adolescenti tra i 16 e i 19 anni l’ingresso gratuito per tutto il 2018 nelle due sale, l’Oberdan e il Mic, e in un mese già un centinaio di teenager ha approfittato dell’occasione. La seconda notizia: sabato 10 febbraio aprirà un nuovo spazio per proiezioni, il Cinemino, in via Seneca, a Porta Romana, grazie a un progetto di nove amici con età media di 35 anni che hanno lanciato con successo una campagna di crowdfunding. Un dato che accomuna le due iniziative è la selezione delle pellicole che, pur spaziando tra vari generi, sono di qualità. Questa coincidenza positiva testimonia che lo sviluppo tecnologico non porta alla necessaria sostituzione, nelle nuove generazioni, di un «media» con un altro: la televisione non ha ucciso la radio; il web non ha ucciso la tv e il cinema. Inoltre, per un prodotto di pregio sembra essere sempre apprezzata una confezione (per un libro la carta) o un ambiente (per il cinema una sala) adeguati. Dopo il rilancio dell’Anteo, con il Palazzo del cinema e gli schermi a Citylife, questo nuovo ossigeno che arriva dai giovani potrebbe essere un altro bello spunto che Milano offre a tutto il Paese.