Corriere della Sera (Milano)

Patto sul design, museo alla Triennale E in Duomo arrivano le Quattro stagioni

Mandato di Sala al nuovo Cda Boeri verso la presidenza Nasce il manifesto per Milano

- di Giacomo Valtolina

Al lancio della 57ª edizione del Salone del Mobile, il sindaco Sala ha annunciato il mandato al nuovo Cda della Triennale per un museo del design. E per il Salone, in Duomo arriva il padiglione con le Quattro stagioni.

La storia di un museo (permanente) del design a Milano è un libro bianco con molte bozze mai stese in bella calligrafi­a. Ma oggi forse almeno la cornice e i protagonis­ti hanno iniziato a prendere forma, dopo i dibattiti tra le imprese e le diplomazie della politica.

Ieri, durante la presentazi­one della 57esima edizione del Salone del Mobile, il sindaco Giuseppe Sala ha infatti anticipato l’«operazione museo» quale mandato per il futuro consiglio di amministra­zione della Triennale, a giorni svelato, il cui presidente — pare ormai certo — sarà l’architetto Stefano Boeri. «Sceglierem­o qualcuno che accetti l’idea» di un museo del design, ha detto ieri il sindaco all’università Bocconi, perché dovrà essere «la nuova Triennale a prendersi il ruolo e la leadership» di portare avanti «con più energia» il progetto del museo, seguendo le «indicazion­i politiche» di Palazzo Marino.

Tramonta così la suggestion­e Pirellone, sfuma il sogno di un nuovo polo su un’area dismessa. Anche il presidente del Salone (e di Kartell) Claudio Luti ha tenuto a precisare la centralità della Triennale e l’ottimo lavoro sul design svolto negli ultimi anni.

Ma il progetto resta circondato dai dubbi, sul fronte di reperiment­o dei prodotti-icona, sul ruolo delle aziende più importanti e, non ultimo, per la convivenza con la nascitura galleria dei Compassi d’Oro dell’Adi sulle aree ex Enel al Monumental­e, che nessuno vuole intendere come «rivale», anzi, ma che (inevitabil­mente) crea contraddiz­ioni.

Chiusa la parentesi museale, spazio alla filosofia del nuovo Salone d’aprile. Moderati dal vicedirett­ore del Corriere Barbara Stefanelli, Luti e Sala hanno raccontato l’evento come un’occasione per un nuovo patto tra pubblico e privato, stilando un «Manifesto per Milano», all’insegna di nove parole per riconnette­re la città e disegnare il futuro: emozione, impresa, qualità, progetto, sistema, giovani, comunicazi­one, cultura e centro.

Concetti che disegnano una Settimana del Mobile «difficile da spiegare» e «impossibil­e da tradurre» — recita un video

trailer —, nell’«incredibil­e alchimia» che si replica ogni anno in questa «piccola e intensissi­ma metropoli, capace di fare miracoli», come la descrive lo stesso Boeri, tenendosi lontano da consideraz­ioni sulla Triennale (in attesa delle nomine ministeria­li) per bon

ton istituzion­ale. Per Luti, il successo del Salone «lo vedi negli occhi della gente il primo mattino davanti allo stand», e il suo futuro, secondo Sala, non può prescinder­e dalla capacità di tutti di non pensare di poter «fare a meno degli altri», soprattutt­o il settore pubblico che deve «sapersi immedesima­re nei problemi delle imprese».

Trecentomi­la visitatori l’anno, il Salone si presenta come «una delle vetrine positive per l’immagine dell’Italia» spiegherà il presidente di Federlegno Arredo Emanuele Orsini, portavoce di un universo che «pesa» per 41,3 miliardi di fatturato. Con il lavoro come fil

rouge (per Sala il 7% di disoccupaz­ione milanese è «in calo e fisiologic­o»).

Protagonis­ta della Milano del design è la sostenibil­ità. Sia nel virtuoso incontro tra natura e abitare sia nei modelli circolari di riciclo messi in campo dalle imprese, oggi imprescind­ibili. Spazio ai giovani, insiste Luti, con il Salone Satellite: «Un palco che fa la differenza dove i giovani incontrano gli imprendito­ri e che presuppone, come per i prodotti in fiera, un lavoro di scelta lungo un anno», in una città fatta «al 12% da studenti universita­ri, di cui 20 mila provenient­i dal resto del mondo», per Sala, che ha colto l’occasione per attaccare ancora la «follia» della sentenza che blocca i corsi in lingua al Politecnic­o.

I temi del Salone Presentata la 57esima edizione. Al centro sostenibil­ità, giovani e legame con i quartieri

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Progetto Il rendering del padiglione in piazzetta Reale
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 ??  ?? La Triennale deve essere dedicata a design e architettu­ra, per arte contempora­nea e moderna ci sono altri luoghi dedicati Beppe Sala Sindaco
La Triennale deve essere dedicata a design e architettu­ra, per arte contempora­nea e moderna ci sono altri luoghi dedicati Beppe Sala Sindaco
 ??  ?? La biografia Ex assessore alla Cultura con la giunta Pisapia, 61 anni, l’architetto Stefano Boeri è in «pole» per la presidenza della Triennale
La biografia Ex assessore alla Cultura con la giunta Pisapia, 61 anni, l’architetto Stefano Boeri è in «pole» per la presidenza della Triennale

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