Fiamme e terrore in azienda La serie nera della sicurezza
Nel Comasco L’esplosione è avvenuta in una cisterna piena di solventi
Esplosione in una cisterna piena di solventi a Bulgarograsso, nel Comasco. Dieci feriti, due in gravi condizioni. Ma i tecnici decontaminazione escludono rischi per la salute o ambientali.
Un innesco che non doveva avvenire in una cisterna piena di solventi, una violenta esplosione, le fiamme. È di dieci feriti, due in gravi condizioni, il bilancio di uno scoppio avvenuto in un’azienda di Bulgarograsso, nel Comasco. Il boato è stato avvertito a chilometri di distanza e negli edifici circostanti sono saltati vetri e finestre. È scattato il piano per le maxi emergenze ed è intervenuta l’unità di decontaminazione per il rischio chimico, ma i tecnici hanno poi escluso rischi per la salute o ambientali.
L’esplosione è avvenuta attorno
Il bilancio finale diffuso dall’Areu, l’Agenzia per l’emergenza e urgenza della Lombardia, è di dieci feriti, tre dei quali trasportati in codice rosso negli ospedali di Como, Varese e Legnano. Le condizioni più critiche sono quelle di un operaio di 47 anni, ricoverato inizialmente all’ospedale di Varese e poi trasferito al Niguarda di Milano nel centro grandi ustionati. Ha bruciature estese al volto e su gran parte del corpo, è in prognosi riservata ma non sarebbe in pericolo di vita. Sei uomini con ustioni più lievi o intossicati sono stati portati invece tra gli ospedali di Como, Lecco e Legano. Un decimo dipendente, dopo le prime cure ha rifiutato il ricovero.
«Andremo a fondo per capire le cause dell’incidente — ha detto la titolare dell’azienda, Linda Barri —. La nostra attenzione alla sicurezza è massima e totale. Il problema si è verificato durante un’operazione che facciamo abitualmente. Gli operai erano tutti preparati per fare quell’attività e anche addestrati per fronteggiare eventuali problemi. Facciamo esercitazioni costanti per qualsiasi tipo di emergenza». I tecnici dell’Arpa, l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente sono intervenuti a Bulgarograsso per un monitoraggio dopo lo scoppio. «Dai dati tecnici a seguito delle rilevazioni effettuate — hanno precisato —, non risultano sostanze tossiche disperse in atmosfera». «Al momento non sussistono rischi per la popolazione — ha aggiunto il sindaco Gianpaolo Cusini —. Siamo in contatto con i tecnici che stanno monitorando l’evolversi della situazione».