Ema, il pressing di Sala e Maroni «Intervenga il governo»
«Su Ema io non voglio mollare». La controprova arriva subito dopo. Il sindaco Beppe Sala insieme al governatore Roberto Maroni e ad esponenti del mondo dell’impresa e dell’università, hanno scritto una lettera al premier Paolo Gentiloni perché continui il pressing su Bruxelles: «Ribadiamo quanto ci teniamo che il Governo e la nostra politica a Bruxelles faccia la sua parte». Sia il sindaco sia Maroni sono ben consapevoli che al di là dei ricorsi, la questione è squisitamente politica. «In questo momento il tema è in prima istanza nelle mani dell’Europarlamento. Le questioni tecniche dei ricorsi servono a sollevare la questione, ma è chiaro che è una questione che sta diventando politica. La lettera serve per ringraziare il governo, ma anche per dire che il ricorso va bene ma ci vuole ora un intervento politico per riaprire il tavolo del Consiglio europeo», dice Maroni che chiede di attivare un tavolo politico con i 27 e soprattutto con l’Olanda «anche per prevedere una compensazione». Sul pressing di Sala arriva la benedizione del segretario pd, Matteo Renzi, mai troppo tenero con il sindaco: «Condivido la battaglia di Sala sull’Ema perché l’Europa faccia chiarezza: noi siamo convintamente europeisti, ma diciamo anche che sull’Ema è giusto andare fino in fondo con i ricorsi». Quello di Milano, come ha scritto il Corriere, oltre all’annullamento chiede anche la sospensiva.