Corriere della Sera (Milano)

Ristoranti

Guida ai menu speciali del Capodanno cinese

- di Roberta Schira

«In Italia, come in Oriente, le usanze per Capodanno sono legate all’auspicio di prosperità. In Cina ci sono 56 etnie ma tutte concordano nel preparare pietanze per augurarsi un anno felice e sereno». Stralcio di conversazi­one con lo chef James Hu, arrivato in città proprio in occasione del Capodanno cinese (al via da domani) al Mandarin Oriental Hotel (via Andegari 9, tel.

02.87.31.88.88). Fino a sabato 17, il cuoco del ristorante Yong Yi Ting del Mandarin di Shanghai propone al pubblico milanese un menu di quattro portate: merluzzo alla Shanghai, consommé di pollo con vongole e gelsomino, polpetta di astice, guancia di manzo con tartufo nero e abalone, mollusco conosciuto anche come orecchio di Venere (90 euro). Il Capodanno cinese cade nella notte tra il 15 e il 16 febbraio e segna il passaggio astrologic­o dal Gallo al Cane, il penultimo segno nel ciclo di dodici anni dello Zodiaco cinese. Nella Chinatown meneghina intorno a via Paolo Sarpi, il nuovo anno sarà festeggiat­o con la consueta sfilata di domenica 18 sotto le lanterne rosse che da dicembre decorano la via pedonale dall’inizio alla fine. Ci saranno riferiment­i alla festa anche al

Nuovo Chateau Dufan con diverse modifiche in lista (via Sarpi 2, tel. 02.34.53.41.13) dove i piatti forti restano comunque dim sum, riso in diverse varianti e specialità piccanti dalla provincia dello Sichuan. Fuori dal quartiere cinese, in zona piazza Gerusalemm­e, il ristorante Bon Wei (via Castelvetr­o 16, tel. 02.34.13.08) accompagna l’ingresso nel nuovo anno con gli Niáng’o, gnocchi di riso, piatto comune nelle celebrazio­ni familiari in tutta la Cina, simbolo di ricchezza e non a caso aggiunti nel menu fino alla fine di febbraio. La ricetta dello chef Zhang Quoqing prevede che quindici giorni prima del Capodanno si metta a marinare la pancia di maiale con zucchero, soia e zenzero, per poi farla essiccare. Vengono poi saltate nello wok tradiziona­le cavolo e funghi cinesi, aggiungend­o verdure tsa-tsai (in salamoia) e infine gnocchi e il maiale (un pasto completo, 50 euro).

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(foto Lapresse / Corner) Sapori orientali Lo chef James Hu nelle cucine del Mandarin Hotel

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