L’ANIMA BUONA DEL WEB
Nel chiacchiericcio inutile e a volte malsano che scorre dentro il web, a volte ci si stupisce imbattendosi in iniziative individuali di pubblica utilità che compensano i vuoti lasciati dalla politica o dal welfare ridotto al lumicino. Questi i pensieri che suscitava ieri la lettura, sul Corriere, del servizio di Giacomo Valtolina a proposito del MaMiClub, un pagina Facebook ideata da due sorelle e diventata un punto di riferimento per 14 mila madri milanesi desiderose di confrontarsi sulle difficoltà quotidiane che incontrano nel tirare su i propri figli: richieste di aiuto, piccoli e grandi consigli, consultazioni mediche, sanitarie o commerciali. Perché no. Quante volte (troppe) i social network promuovono e moltiplicano la violenza, l’odio, la paura. E quante volte ci trascinano nel fiume della vanità o peggio dell’irresponsabilità facendo circolare foto, video, post, messaggi insinuanti o demenziali buoni per accalappiare gli ingenui. Come quello che mi è capitato di ricevere ieri via WhatsApp: la fotografia di un piatto di spaghetti alle vongole con dentro due cicche di sigarette spente. Sotto, la scritta: «Ecco cosa combinano gli immigrati al centro rifugiati, usano la nostra pasta come posacenere !!!! ». L’invito era di far circolare l’indignazione… Si può semplicemente riderci sopra? No, non si può. La battaglia contro l’imbecillità digitale è un’ottima forma di resistenza anche politica, specie in tempo di elezioni. Per questo vale la pena ammirare chi utilizza il web per scopi di sostegno familiare e sociale.