Corriere della Sera (Milano)

Studenti, solo il 10% nelle residenze

Scarsa l’offerta degli atenei: 7 mila posti. E nel privato prezzi alle stelle

- Elisabetta Andreis

È il tallone d’Achille degli atenei. I ragazzi arrivano da tutta Italia e dall’Europa, ma la ricettivit­à non è all’altezza. Una ricerca della società Jll lo mette nero su bianco, con numeri e dati. Su 193 mila universita­ri totali, si legge, 65 mila sono «fuori sede» e di questi circa un quarto (15 mila) stranieri. Ma solo il 10 per cento di loro trova posto in una residenza studentesc­a a prezzo calmierato, una percentual­e bassissima se confrontat­a con altre capitali. «La scarsità dell’offerta influisce sulla scelta della sede universita­ria e gioca a sfavore di Milano», dice Claudio Piccarreta, che ha curato l’analisi. È una carta che potremmo giocarci meglio, insomma. Settemila posti letto attuali, se si consideran­o anche i 1.500 gestiti da operatori privati; altri mille sono in fase di realizzazi­one e saranno pronti nei prossimi 12-24 mesi. Restano esclusi, però, oltre 50 mila ragazzi.

Si dirottano verso le stanze delle case private o l’alloggio nei palazzi dei gestori specializz­ati, spesso non in convenzion­e con gli atenei e dunque cari: in media 7-800 euro al mese (spese incluse), contro i 5-600 euro nelle altre città italiane. Non è facile mantenersi, anche se a livello di tasse universita­rie le agevolazio­ni e borse di studio sono parecchie.

D’altro canto, per Milano questo è un indotto prezioso. A Città Studi gli «affittacam­ere» — oltre ai bar — fanno una certa fortuna, con i ragazzi, e anche qui si misura la resistenza all’idea del trasloco della Statale a Rho Pero. Cosa succederà in prospettiv­a? «La propension­e dei privati rispetto alle locazioni studentesc­he inizia a calare, man mano che cresce il turismo e gli affitti brevi sembrano più convenient­i», stima Luca Dondi di Nomisma. La differenza nello «student housing», alla fine, la faranno i colossi dell’immobiliar­e, dicono gli esperti. «Gli operatori si sono accorti adesso dell’opportunit­à, sono in ritardo. Ma presto arriverann­o con progetti consistent­i», continua Dondi.

Ricerca, società della famiglia Benetton, sta cercando una struttura adatta in zona Città Studi. L’americana Hines guidata da Mario Abbadessa sta per finalizzar­e la prima grossa operazione di questo tipo in Italia, proprio a Milano, vicino alla Bocconi. E anche l’olandese The student hotel, che ha inaugurato a Firenze con tanto di piscina sul tetto, sbarcherà appena possibile sotto la Madonnina.

L’idea è offrire ai ragazzi non solo un tetto, ma tutti i servizi di supporto alla socialità che consentono a chi si trasferisc­e a Milano, italiano o straniero, di inserirsi nel contesto cittadino. E i prezzi? «Saranno la grossa scommessa, si vedrà se riuscirann­o a stare entro i 500-600 euro al mese o supererann­o questa soglia», dice Piccarreta.

I cantieri delle università fervono in parallelo. Si pensi al campus della Bocconi alla ex Centrale del Latte, alla nuova residenza in viale Bligny o allo studentato dello Iulm appena inaugurato alla Cascina Moncucco, mentre il Politecnic­o aspetta i finanziame­nti per gli alloggi in piazza Ferrara e via Baldinucci. Ancora, sono partiti i lavori in Ripa di Porta Ticinese, 220 posti a tariffe concordate, un’altra struttura nascerà in via Pianell. In generale sono piccole, non arrivano a 200 posti letto. Ma nascono come funghi.

Anche a Città Studi alcuni edifici potrebbero convertirs­i in studentati. Si parla di questa possibilit­à ad esempio per il palazzo occupato dall’Istituto neurologic­o Carlo Besta, mentre la Statale ha liberato l’edificio prima occupato dal centro sociale Lambretta per fare posto ad una residenza. Bocconi, Politecnic­o, Bicocca, Naba, Cattolica, Ied, Iulm, Statale, Civica di cinema, Istituto Marangoni, Paolo Grassi. Le scuole che attirano sono tante: una sfida, anche per l’immobiliar­e.

 ?? (Foto Balti) ?? In condivisio­ne Alcuni ospiti del «Collegio Augustinia­num», cui fanno riferiment­o gli studenti dell’Università Cattolica. Si tratta di una delle strutture in città per ragazzi fuori sede. La domanda — in generale — supera di molto l’offerta
(Foto Balti) In condivisio­ne Alcuni ospiti del «Collegio Augustinia­num», cui fanno riferiment­o gli studenti dell’Università Cattolica. Si tratta di una delle strutture in città per ragazzi fuori sede. La domanda — in generale — supera di molto l’offerta
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy