Dalle caserme un tesoretto da 50 milioni
Il Comune pronto alla cessione. Con l’area di Greco parte il primo bando per il recupero degli ex scali
Caserme in vendita e via alla prima gara per gli scali ferroviari: i riflettori sono puntati sull’urbanistica. Il bando per il recupero dell’area di Greco prevede che entro il 4 marzo vadano consegnate le manifestazioni di interesse. Sono invece 23 le caserme di proprietà del Comune che Palazzo Marino potrà cedere al fondo legato al ministero: valore 50 milioni.
Caserme in vendita e via alla prima gara per gli scali ferroviari. I riflettori sono puntati sul bando per il recupero urbanistico dell’area di Greco. C’è tempo fino al 4 maggio per le manifestazioni di interesse, che richiedono la presentazione di un progetto di sviluppo, un raggruppamento qualificato di operatori e un investitore disposto a rilanciare sulla base d’asta fissata in 7 milioni di euro. L’ordine degli architetti sta predisponendo una piattaforma per semplificare le procedure. «Si entra dunque nel vivo del recupero degli ex scali», sottolinea l’architetto Emilio Battisti, dopo le fasi caratterizzate dagli atti amministrativi che si sono concluse nel luglio dello scorso anno con l’approvazione dell’accordo di programma. «Greco-Breda apparentemente è lo scalo più marginale ma è un campo di prova perfetto per verificare la procedura». In realtà è una preziosa opportunità di migliorare i collegamenti tra un quartiere storico come Precotto e il nuovo insediamento Bicocca, sorto su una ex area industriale e caratterizzato da un rilevante progetto di rinnovamento urbano ideato dall’architetto Vittorio Gregotti.
Lo scalo dismesso di Greco è il più piccolo dei sette scali presenti in città ed è stato inserito insieme ad altre quattro aree — il mercato di Gorla, le Scuderie de Montel, porzioni di via Serio e di via Doria — nel bando internazionale «Reinventing cities», lanciato dal C40 che prevede l’alienazione di siti inutilizzati o in stato di degrado da destinare a progetti di rigenerazione ambientale e urbana, nel rispetto dei principi di sostenibilità e resilienza. Sono tre le parti principali del sito: l’ex scalo ferroviario accanto alla stazione Greco-Pirelli, un’area verde ubicata più a est, su via Breda, e una fascia lunga e stretta di terreno, sede di un binario dismesso, che si affaccia a ovest sul quartiere Bicocca.
Sono invece 23 le caserme a Milano (di proprietà del Comune), attualmente occupate da polizia, carabinieri e vigili del fuoco, pronte per essere cedute al fondo Patrimonio Italia gestito da Invimit, la società di gestione del risparmio del Mef cui spetterà la valorizzazione delle aree. Lo ha spiegato ieri l’assessore al Bilancio, Roberto Tasca. Se l’operazione dovesse andare in porto nelle casse del Comune entrerebbero circa 50 milioni di euro. Tra le 23 aree militari ci sono anche la caserma di via Marcora, sede del Comando interregionale Pastrengo dell’Arma e le Stazioni dei carabinieri di via Lago di Nemi e di via dei Missaglia. Per queste tre le operazioni sono in una fase avanzata. Per le altre si attendono ancora le valutazioni dei periti. «Buona parte dell’operazione» e del passaggio di proprietà degli immobili sarà concretizzata nel 2018» ha spiegato Tasca. La maxi-entrata non servirà però a scongiurare l’aumento del biglietto a 2 euro nel 2019 perché sono soldi vincolati alle spese irripetibili della parte corrente.