I MESSAGGI DEGLI INSETTI INNAMORATI
L’ associazione tra odori e ricordi è una delle esperienze evocative più potenti che il nostro cervello possa suscitare. Lo sapeva bene Proust quando scrive che l'odore delle cose rimane a lungo depositato, pronto a riemergere in un effetto chiamato anche madeleine de Proust, dal nome del celebre dolcetto accompagnato dalla tazza di tè descritto nel romanzo «Alla ricerca del tempo perduto». Odori che s'intrecciano in ogni ambiente sono anche le «parole» usate da un numero immenso di organismi per scambiarsi dei messaggi, una sorta di variegati e continui dialoghi tra animali che si cercano, si riconoscono o si respingono. Nel periodo degli amori questi messaggi assumono un ruolo fondamentale: ogni singolo individuo produrrà una certa sostanza chimica (feromoni) decifrabile solo dagli appartenenti alla stessa specie. Nel caso di un messaggio d’amore gli individui potranno seguire questo «filo di Arianna olfattivo» per raggiungere l'«innamorato». Negli insetti si tratta di sostanze volatili, secrete in piccolissima quantità da apposite ghiandole, che vengono captate anche a grande distanza da particolari organi presenti in gran numero sulle antenne degli insetti. I feromoni sessuali sono strettamente specifici pur essendo spesso simili tra loro dal punto di vista chimico. Nel caso delle api alcuni feromoni sono in grado di attrarre le operaie verso la regina; mentre l'acetato di isoamile secreto dal pungiglione è in grado di suscitare allarme.