Corriere della Sera (Milano)

I MESSAGGI DEGLI INSETTI INNAMORATI

- di Paolo Galli ecologo Bicocca

L’ associazio­ne tra odori e ricordi è una delle esperienze evocative più potenti che il nostro cervello possa suscitare. Lo sapeva bene Proust quando scrive che l'odore delle cose rimane a lungo depositato, pronto a riemergere in un effetto chiamato anche madeleine de Proust, dal nome del celebre dolcetto accompagna­to dalla tazza di tè descritto nel romanzo «Alla ricerca del tempo perduto». Odori che s'intreccian­o in ogni ambiente sono anche le «parole» usate da un numero immenso di organismi per scambiarsi dei messaggi, una sorta di variegati e continui dialoghi tra animali che si cercano, si riconoscon­o o si respingono. Nel periodo degli amori questi messaggi assumono un ruolo fondamenta­le: ogni singolo individuo produrrà una certa sostanza chimica (feromoni) decifrabil­e solo dagli appartenen­ti alla stessa specie. Nel caso di un messaggio d’amore gli individui potranno seguire questo «filo di Arianna olfattivo» per raggiunger­e l'«innamorato». Negli insetti si tratta di sostanze volatili, secrete in piccolissi­ma quantità da apposite ghiandole, che vengono captate anche a grande distanza da particolar­i organi presenti in gran numero sulle antenne degli insetti. I feromoni sessuali sono strettamen­te specifici pur essendo spesso simili tra loro dal punto di vista chimico. Nel caso delle api alcuni feromoni sono in grado di attrarre le operaie verso la regina; mentre l'acetato di isoamile secreto dal pungiglion­e è in grado di suscitare allarme.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy