Corriere della Sera (Milano)

Via Monte Napoleone Gli scontrini più ricchi d’Europa

La spesa media nella strada è di 1.800 euro Cinesi, arabi e russi i paperoni del 2017 «Qui il 65% degli acquisti nel Quadrilate­ro»

- Elisabetta Andreis

Fa un baffo alle strade più blasonate delle maggiori capitali del lusso, le dribbla tutte: alle casse delle boutique di via Monte Napoleone si emettono gli scontrini più ricchi d’Europa.

Merito degli stranieri soprattutt­o: arrivano a spendere 2.400 euro in un colpo, mentre gli italiani si fermano a 1.200. La media nel 2017, calcolata dalla società di ricerche Global Blue, è di oltre 1.800 euro. Al secondo posto c’è Avenue Montaigne di Parigi (1.730 euro) e Calle de Ortega Y Gasset di Madrid (1.600). «In via Monte Napoleone si concentra il 65 per cento del fatturato di tutto il Quadrilate­ro e il 36 per cento degli acquisti fatti nell’intera Milano — spiega Guglielmo Miani, presidente del Monte Napoleone district —. I clienti dall’estero, cinesi in prima linea ma pure russi e medio orientali, sono poco più numerosi degli italiani. Eppure rappresent­ano l’80 per cento della spesa generata nella via». In Italia poi, Milano pare avere gioco facile. Svetta, nella classifica delle città top del lusso: «Solo qualche anno fa non era così — ricorda Stefano Rizzi, numero uno di Global Blue —. Oggi il capoluogo lombardo distanzia Roma e anche, di molto, Firenze e Venezia».

L’orgoglio è dell’assessore comunale al Turismo, sport e qualità della vita Roberta Guaineri che attribuisc­e a Milano una vera e propria rinascita: «Il turismo è cresciuto ancora, più 10 per cento nella città metropolit­ana, e il tasso di crescita è sostenuto in particolar­e per i giovani». Il dato è positivo da anni ma «nel 2017 è stato davvero eclatante e il turismo trainato dallo shopping di lusso ha giocato una parte cruciale», sottolinea l’assessore.

Il cuore milanese del lusso, da isola felice, oggi è più integrato nella città e partecipa al suo rilancio. «È un mall prestigios­o a cielo aperto, il più ambito del mondo, copiato da molti sviluppato­ri internazio­nali che vogliono ricreare la stessa atmosfera», azzarda Miani, che con il Monte Napoleone District è riuscito a raccoglier­e commercian­ti, proprietar­i immobiliar­i e residenti della zona. Il prossimo passo è la riqualific­azione che si aspetta da anni e qui c’è l’unico neo, per i tempi.

«Abbiamo trovato uno sponsor interessat­o a investire non solo con i fondi ma anche con la sua esperienza internazio­nale ma realistica­mente i lavori inizierann­o più

I marciapied­i I lavori di restyling finanziati da uno sponsor inizierann­o soltanto nel 2019

tardi di quanto auspicato, non prima del 2019», è il rammarico. Si immaginano marciapied­i più larghi portati allo stesso livello del manto stradale e protetti da paletti in stile parigino contro la sosta selvaggia (definitiva­mente accantonat­a invece l’idea della pedonalizz­azione che era stata ventilata da qualcuno ma avversata dalle boutique). «Presentere­mo il progetto in Comune in primavera», auspica l’imprendito­re.

Intanto per il Salone del Mobile l’intero distretto ospiterà installazi­oni a cielo aperto. Una grande mostra di design in via Verri, Sant’Andrea, Santo Spirito, del Gesù, Borgospess­o e Bagutta, oltre che in Monte Napoleone. Il leitmotiv: «Vogliamo che venire qui sia una esperienza a tutto tondo».

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