Cento designer per Castiglioni Alla Fondazione di piazza Castello gli omaggi creativi degli amici
Era nato a Milano il 16 febbraio del 1918: se ci fosse ancora avrebbe appena compiuto cent’anni. Ma in attesa della retrospettiva che la Triennale gli dedicherà in autunno, possiamo già parlare di quell’uomo straordinario che era Achille Castiglioni, maestro dell’architettura e del design, vincitore per nove volte del Compasso d’Oro. Perché oggi, negli spazi del suo studio museo, apre al pubblico una mostra giocosa e originale come lui, che ne mette in luce il metodo rigoroso di ricerca. Ecco allora che cosa si nasconde sotto il titolo «100 x 100 Achille», a cura di Chiara Alessi e Domitilla Dardi (piazza Castello 27, fino al 30 aprile, euro 10/7, visite guidate su prenotazione al tel. 02.80.53.606).
Per festeggiare il compleanno virtuale la Fondazione Castiglioni ha invitato 100 designer internazionali a scegliere un regalo speciale: non oggetti preziosi, ma piccoli oggetti anonimi e sconosciuti. Proprio come quelli che l’architetto aveva cercato per tutta la vita nei mercatini, per collezionarli, studiarli e trarne ispirazione: da una molla un posacenere, da un sedile da trattore uno sgabello, e via dicendo. Li lasciava lì, a «maturare» nel tempo, e ancor oggi sono in bella mostra nelle vetrine dello studio. Sono arrivati in dono oggetti essenziali, eterogenei, diversi per mate- riali e tipologie. Tutti caratteristici per l’intelligenza progettuale, per il rapporto formafunzione. Hanno partecipato colleghi, amici, ex allievi, tra cui Michele De Lucchi, Patricia Urquiola, Enzo Mari, Alessandro Mendini, Philippe Stark, i fratelli Bouroullec, Giulio Iacchetti, Andrea Branzi. Che, oltre a scegliere il proprio oggetto del cuore per Achille, hanno personalizzato gli inviti ricevuti per partecipare al progetto, anch’essi in mostra.