Corriere della Sera (Milano)

Una stangata su bar e ristoranti

Multe stradali arretrate, report della Corte dei conti in Comune: 9 milioni di euro persi e 216 difficili da recuperare Igiene e sicurezza, dieci irregolari­tà al giorno. Gli imprendito­ri: ma ora va colpito l’abusivismo

- di Paola D’Amico

Dieci violazioni accertate al giorno, almeno 71 controlli quotidiani. Nel dossier dell’Annonaria della polizia locale emerge la mole delle verifiche, che coinvolgon­o bar, ristoranti, attività artigianal­i. Intanto, in tema di multe, la Corte dei conti evidenzia un buco preoccupan­te nei conti di Palazzo Marino: 216 milioni in bilico, collegati a multe staccati dal 2013, potrebbero non essere incassati.

Due pagine di violazioni. È costato caro il blitz dei ghisa dell’Annonaria al gestore di un locale da gioco. Aveva aperto lo scorso dicembre, troppo vicino ad una scuola, in barba alle norme che prescrivon­o distanze «di sicurezza». In pochi minuti gli agenti hanno riempito un verbale: 29 le violazioni, 145 mila euro il conto della sanzione. Sigillate slot machine e totem illegali. Non è andata meglio al titolare di un ristorante cinese nel quartiere di via Padova, al quale di recente sono stati sequestrat­i 80 chili di alimenti (carne e pesce), trovati in cattivo stato di conservazi­one. È stato denunciato e sanzionato.

Il lavoro degli agenti in forza all’Annonaria è certosino e lontano dai riflettori. Macinano una media di settantuno controlli ogni giorno. Più di ventiseimi­la lo scorso anno. Controlli di routine, per lo più programmat­i. Ritornano cioè dove hanno verificato infrazioni, per capire se il negoziante s’è messo in riga. Ma anche ispezioni nate da segnalazio­ni dei cittadini, della Ats o fatte insieme ai medici veterinari.

Scoperte dieci irregolari­tà ogni 24 ore. I più bersagliat­i (anche perché i più numerosi) sono i bar e i ristoranti (Pubblici esercizi): gli agenti ne ispezionan­o oltre 9.200 l’anno, in media 25 al giorno. I sequestri penali sono briciole su questi grandi numeri (una dozzina in tutto). Così i titolari che incorrono in una denuncia penale (84). Ma il segretario Confcommer­cio di Milano, Marco Barbieri, pur soddisfatt­o «perché il numero delle sanzioni e delle denunce supera di poco il dieci per cento rispetto alla mole dei controlli», invita le istituzion­i a spostare l’attenzione sull’abusivismo: «I controlli vanno fatti, i risultati sono positivi. Però la città ha bisogno di altro e cioè di forze di polizia locale che affrontino temi come quello degli ambulanti abusivi presenti lungo i grandi assi commercial­i, da corso Buenos Aires a corso Vercelli — aggiunge Barbieri —, a quelli che stazionano nei mercati zonali per finire con i mercati generali. In via Lombroso ho visto la Finanza, i carabinier­i. Ma non basta».

Quella dell’Annonaria «è un’attività discreta ma quotidiana — conferma il comandante della polizia locale, Marco Ciacci— . I nostri controlli permettono di sanzionare chi non rispetta le regole a presidio di un settore, quello della ristorazio­ne per esempio, che è fondamenta­le per l’economia della nostra città».

Gli agenti vigilano sui mercati rionali settimanal­i (oltre novemila ispezioni nel corso del 2017), su parrucchie­ri ed estetisti — i più virtuosi, i soli a non avere totalizzat­o denunce né amministra­tive né penali —. Non sono esenti dai controlli le mostre mercato, i circoli privati, le attività artigianal­i, le attività di pubblico spettacolo. Nel secondo semestre del 2017, l’Unità Annonaria ha denunciato 137 persone, firmato 1.487 violazioni amministra­tive e 144 violazioni di norme sanitarie, disposto 489 sequestri amministra­tivi e 34 penali.

Un giro di vite al quale s’aggiunge quello dell’Unità tutela ambientale: 899 interventi in sei mesi, 19 denunce alla Procura per attività illecite.

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