Corriere della Sera (Milano)

Nella villa dove è nato il sogno da Oscar È in vendita per 1,7 milioni

- di Gilberto Bazoli

Tra le sue mura sono state girate diverse scene del film di Luca Guadagnino «Chiamami col tuo nome»: è Villa Albergoni, a Moscazzano (Cremona). Ora la dimora da sogno (1.400 metri quadri) è stata messa in vendita a 1,7 milioni di euro.

C’ è Elio, il giovane pianista inquieto. E Oliver, l’affascinan­te studente arrivato dall’America. Ma un altro dei protagonis­ti del film è Villa Albergoni, dimora nobiliare immersa nella quiete delle campagne di Moscazzano in provincia di Cremona, tra le cui mura è stato girato «Chiamami col tuo nome» di Luca Guadagnino, candidato a quattro Oscar. Ora la location da sogno è in vendita. Al prezzo di 1,7 milioni di euro, annuncia l’agenzia immobiliar­e milanese che si sta occupando dell’operazione.

Una superficie di 1.400 metri quadri, tre piani, 14 stanze, otto bagni, Villa Albergoni sorge in via Roma, tra il municipio e la chiesa del piccolo paese vicino Crema. È un ex fortino risalente al Cinquecent­o circondato da un parco di otto ettari con una zona lasciata volutament­e incolta per permettere il ripopolame­nto delle lepri. La parte principale dell’edificio ha una pianta quadrata con un portico frontale sul lato Nord e due torri poste agli angoli, una davanti, l’altra dietro. «Ci sono alberi secolari, come quei quattro tigli che sembrano sculture», indica Francesco Freri, 70 anni, giardinier­e tuttofare. L’antico portone d’ingresso è scolpito a cassettoni con rose centrali. Nel salone principale spicca il soffitto affrescato da Aurelio Busso, allievo di Raffaello. La dimora era di proprietà di un industrial­e cremasco del ferro che, negli anni Cinquanta, l’ha ceduta al professor Francesco Albergoni, «Popi» lo chiamavano tutti gli amici, che faceva la spola tra la Bassa e Milano per insegnare Botanica alla facoltà di Scienze agrarie. Il «gioiello»è stato ereditato dai suoi figli, Jacopo e Paolo, il primo abita a Roma ed è un diplomatic­o, il secondo si è stabilito in Puglia, dove ha una bellissima masseria fortificat­a. Paolo ha un figlio, che vive in Australia, e una figlia, che è volata a Los Angeles, dove fa l’attrice. «Quanto a me, viaggio moltissimo per il mio lavoro — dice Jacopo —. In questo verde io e mio fratello abbiamo trascorso l’infanzia, ma ultimament­e finivamo per venirci un mese soltanto d’estate. Era difficile andare avanti in questo modo».

Guadagnino, che si è trasferito a Crema, conosce da tempo Villa Albergoni. «Più di una volta è venuto da noi e l’ha trovata un set naturale», ricorda Jacopo. Alcune stanze sono vuote, in una c’erano i costumisti, in un’altra le truccatric­i, altre sono arredate. «Il mobilio che compare nelle scene è all’ottanta per cento originale, la camera da letto è quella in cui dormivo da piccolo, anche la cucina è esattament­e come si vede nelle riprese. Pure la biblioteca, dove spesso mi lasciavo avvolgere dalle letture e dalle meditazion­i». Sono gli stessi della pellicola anche il pianoforte e il biliardo, ritornato a casa dopo il restauro. Non così, invece, il divano, ai piedi di volumi antichi e raccolte di stampe, dove il padre di Elio svolge il coinvolgen­te monologo finale. «Guadagnino è stato bravissimo a rispettare le atmosfere che riconoscia­mo nelle nostre memorie», dice ancora Jacopo.

Ora Villa Albergoni si prepara a voltare pagina. In realtà era sul mercato già da qualche anno con il passaparol­a, ma adesso lo è anche ufficialme­nte. «Siamo anime combattute. Da un lato, c’è il desiderio di venderla, dall’altro, la voglia di tenerla. Abbiamo deciso di ragionare con la testa e non con la pancia. L’auspicio è che chi verrà dia slancio a questo luogo. Ci sono alcuni interessam­enti. Senza dimenticar­e che la villa è vincolata dalla Sovrintend­enza e, anche per questo motivo, la concepiamo come patrimonio della comunità locale. Non a caso cerchiamo di organizzar­e al suo interno piccole manifestaz­ioni a beneficio del paese». Francesco, il guardiano con lo stemma di guardia ecologica, richiude la cancellata con la catena e monta in sella alla sua bicicletta. «Italiani, ma anche cinesi e americani... il successo di Guadagnino sta portando a Moscazzano un sacco di visitatori e appassiona­ti. L’ultimo, poche ore fa, un inglese. Se mi è piaciuto il film? Ovvio, anche se era più bello quello che per cinque mesi, ciak dopo ciak, ho visto nascere e crescere qui».

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Set speciale Villa Albergoni, nella campagna di Moscazzano. Nella foto in alto, l’attore Timothée Chalamet che interpreta Elio
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 ?? (foto Rastelli) ?? A sinistra, un’immagine del film di Luca Guadagnino «Chiamami col tuo nome» candidato a quattro premi Oscar. A fianco, il salotto e l’esterno di Villa Albergoni a Moscazzano in provincia di Cremona, dove è stato girato il film. Villa Albergoni risale...
(foto Rastelli) A sinistra, un’immagine del film di Luca Guadagnino «Chiamami col tuo nome» candidato a quattro premi Oscar. A fianco, il salotto e l’esterno di Villa Albergoni a Moscazzano in provincia di Cremona, dove è stato girato il film. Villa Albergoni risale...
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Cinquecent­esca

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